Le consultazioni al Quirinale

Attualità, di redazione, 21 Agosto 2019

Nell'Italia repubblicana questo passaggio iniziale dopo le elezioni e dopo una crisi di governo, fin dal 1947, quando a Palazzo Giustiniani il dimissionario De Gasperi consulta i partiti, è al centro dell'interesse di giornalisti e commentatori politici.

Ma è dal 1950, come vediamo nel servizio a destra, che il Presidente della Repubblica riceve al Quirinale partiti e autorità politiche prima di decidere a chi affidare l'incarico di formare il nuovo governo. Non si tratta di una regola scritta, quanto piuttosto di una prassi consolidata, diventata da allora quasi rituale: si inizia con gli ex capi dello stato, per passare ai presidenti di Camera e Senato e quindi le delegazioni dei partiti.

Moro al Quirinale stringe al Segretario Generale della Presidenza della Repubblica Ferdinando Carbone, dietro si vede Ceschi, 1954
Togliatti intervistato dai giornalisti all'uscita del Quirinale, 1954
Fanfani parla alla stampa, 1954
De Nicola a colloquio con i giornalisti, 1954
Nenni al Quirinale circondato da giornalisti, 1954
Giornalisti e fotografi, al Quirinale, attendono l'arrivo dei politici, 1954
Einaudi nei saloni del Quirinale insieme a Moccia e Rota, 1957
Ferruccio Parri al Quirinale per le consultazioni per il nuovo governo, 1960
Merzagora esce dalla stanza delle consultazioni al Quirinale; corazziere fa il saluto; dietro si vede Moccia, 1962
Leone parla ai microfoni circondato da numerosi giornalisti in occasione delle consultazioni al Quirinale, 1962
Francesco De Martino circondato da giornalisti durante le consultazioni per il nuovo governo, 1974
Flavio Orlandi, del PSDI, parla ai giornalisti durante le consultazioni per il nuovo governo, 1974
Moro e Fanfani mentre si recano al Quirinale per le consultazioni per il nuovo governo, 1974
Fanfani, con acacnto Piccoli, parla con i giornalisti durante le consultazioni per il nuovo governo, 1974
Giuseppe Saragat parla con i giornalisti durante le consultazioni per il nuovo governo, 1976
Giovanni Malagodi esce dalla sala del Quirinale dopo l'incontro con il presidente della Repubblica, 1976
Berlinguer, tra Natta e Longo, parla ai giornalisti durante le consultazioni per il nuovo governo, 1976
Zaccagnini, con accanto Piccoli, parla ai giornalisti durante le consultazioni per il nuovo governo, 1976
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Nel corso dei decenni sono passati davanti si microfoni dei giornalisti presenti al Quirinale i segretari di tutti i partiti italiani.

Già nel 1953 abbiamo quello che sarà conosciuto poi come mandato esplorativo: Einaudi lo assegna a De Gasperi, in quello che sarà il suo ultimo tentativo di formare un esecutivo e che porterà alla nascita, dopo un passaggio in Parlamento, di un Governo presieduto da Pella dopo un tentativo di Piccioni: uno dei numerosi governi cosiddetti balneari, che caratterizzeranno la prima repubblica: nato ad agosto entrerà in crisi già nel gennaio successivo. Analoga situazione l'avremo a cavallo tra il 1958 e il 1959 quando a Fanfani, entrato in carica a luglio, succederà Antonio Segni.

L'ultimo cinegiornale che ci parla di consultazioni è del 1978: il terzo governo Andreotti entra in crisi poche settimane prima del rapimento di Aldo Moro. Questo avvenimento porterà alla nascita di un nuovo esecutivo guidato dal leader DC che otterrà la fiducia proprio il 16 marzo del 1978.

Consultazioni per la formazione del nuovo governo: De Gasperi riceve l’incarico e forma il suo VI governo

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