Costruzione e demolizione del muro di Berlino

Archivio Storico Luce Timeline, di redazione, 7 Novembre 2019

La mattina del 10 novembre 1989 i notiziari di ogni parte del mondo annunciarono che il muro eretto a Berlino nell'agosto di 28 anni prima non avrebbe più rappresentato un ostacolo per i tedeschi che volevano muoversi dall’est all’ovest. Nessun poliziotto della Volkspolizei avrebbe più sparato contro i berlinesi della DDR che decidevano di passare in Occidente.
Il muro fisicamente era ancora lì, anche se già dalla notte precedente erano iniziate le picconate per demolirlo.
La Germania sarebbe stata ancora divisa per molto tempo? In quel momento nessuno era in grado di fare una previsione di quanto sarebbe potuto avvenire nelle settimane successive, tanto meno nei successivi mesi e anni.
Quello che però in molti avvertirono da subito era che la storia aveva iniziato a correre veloce e sarebbe stato quasi impossibile fermarla.
E infatti non si fermerà. Già alla fine di quel 1989 l’Europa comunista non esiste più. Il 22 dicembre la fucilazione di Nicolae Ceaușescu, che era apparso per lungo tempo un leader moderno e riformatore, segnerà, anche simbolicamente, la fine del blocco Sovietico e del sogno di Michail Gorbačëv di poterlo riformare.
Meno di un anno dopo, il 3 ottobre del 1990 la Germania tornerà ad essere unita e nell’agosto successivo un golpe, fallito, sancirà la fine dell’Unione Sovietica, ufficializzata il 26 dicembre del 1991: in poco più di due anni l’Europa aveva completamente cambiato volto.

Il Muro di Ulbricht divide i berlinesi

Il Muro di Ulbricht divide i berlinesi
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Il muro venne costruito nel 1961. Dalla Germania Est la popolazione continuava a fuggire verso Ovest e Walter Ulbricht capo di Stato della DDR, dopo averlo negato soltanto due mesi prima, pensava di porre rimedio a una situazione che rimedio non poteva però avere.

Berlino era un nervo scoperto fin dalla fine del secondo conflitto mondiale. Divisa in quattro settori, la parte maggiore della ex capitale del Reich si trovò sotto il controllo sovietico. In sostanza la parte in mano ai paesi occidentali (Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti) finì per essere una sorta di piccola enclave all'interno della Germania Est, nata il 7 ottobre del 1949.

Nel 1948 ci fu un primo momento di crisi in seguito al Blocco di Berlino da parte dell'Unione Sovietica e del conseguente ponte aereo delle potenze occidentali con lo scopo di rifornire i settori di loro appartenenza. Il blocco ebbe fine dopo undici mesi.

Nel 1953 moti operai scoppiati nella capitale della DDR vengono repressi dall'intervento delle truppe del patto di Varsavia, specificatamente della Polonia e della Cecoslovacchia, due delle nazioni che, negli anni successivi, insieme all'Ungheria, subiranno analogo trattamento.

 

Voleva scegliere la libertà. Il tentativo di fuga del diciottenne Peter Fechter finisce tragicamente

Il tentativo di fuga del diciottenne Peter Fechter
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Nei giorni che seguono la costruzione del muro i toni dei cinegiornali sono sempre più drammatici e critici. La guerra fredda era al suo culmine. A fine agosto era arrivato a Berlino Ovest il vicepresidente americano Lyndon Johnson per portare al borogmastro Willy Brandt la solidarietà di Kennedy e degli Stati Uniti.

Cominciano i tentativi di fuga e fortunatamente non tutti finiscono drammaticamente come quello di Peter Fechter.

Il muro diventa un centro di attenzione per chiunque voglia far sentire meno soli i berlinesi: ci si esibiscono cantanti, come Fred Bongusto e a Natale l'atmosfera sembra un po' più rilassata.

Mentre da est si continua a fuggire, Berlino ovest è sempre il centro di importanti avvenimenti culturali e musicali, e il contrasto fra le due realtà si fa sempre più stridente. Così mentre a Ovest si esibisce Duke Ellington, ad Est è il coro dell'Armata Rossa ad intrattenere i cittadini.

Poi arriva il 1985: Michail Gorbacev diventa segretario generale del PCUS e successivamente presidente dell'URSS. Avvia la sua politica basata su glásnost (trasparenza) e perestroika (ricostruzione). E la storia comincia a correre velocemente, fino al crollo dell'Europa dell'Est e della stessa Unione Sovietica.

Berlino. Vigilia di Natale del 1960 a Est e Ovest

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