La giornata internazionale della radio

Attualità, di redazione, 13 Febbraio 2024

Il panorama di una giornata radiofonica realizzata con il concorso degli artisti, dei maestri e delle orchestre dell'EIAR. La celebrazione della radio con tutti i personaggi che l'hanno resa grande e famosa.

La nascita della radio si fa risalire a fine Ottocento, ma è solo dagli anni Venti del Novecento che essa inizia ad affermarsi come mezzo di comunicazione di massa. Nel 1940 è quindi ancora uno strumento relativamente giovane. Ha bisogno di farsi conoscere e di farsi amare. Ecco la radio serve a questo.

Non è esattamente un documentario, quanto piuttosto un cortometraggio musicale che illustra la giornata tipo in radio dal primo notiziario del mattino via via fino a tutte le rubriche che accompagnavano nel 1940 chi ascoltava la radio.

Presenti diversi numeri musicali con interpreti di eccezione quali Nunzio Filogamo, Cinico Angelini, Pippo Barsizza e il Trio Lescano, solo per citarne alcuni.

Un documento moderno, a suo modo ironico, senza rinunciare alla propaganda e ai luoghi comuni: le donne sono galline, o comunque stanno troppo davanti alla toilette, e i "negri" sono cannibali.

È importante avere una radio

Un militare manovra una radio da campo in piazza del Campo a Siena, 1929
Un operatore di Radio Tirana seduto davanti alle apparecchiature, 1940
Una bambina di fianco a un trasmettitore di Radio Tirana, 1940
Gruppo di impiegati di Radio Tirana davanti alla sede dell'emittente, 1941
Un operatore di Radio Tirana seduto davanti alle apparecchiature, 1941
Il carabiniere Giuseppe Arcello, in Grecia, ascolta alla radio la celebrazione del suo matrimonio, 1942
Si inaugurano i nuovi impianti di Radio Vaticana, un'antenna a forma di croce, 1957
Inquadrata una piccola radio, ripresa nelle mani di un uomo che tiene nella stessa una sigaretta, 1958
Alcune bambine e ragazze, sorridenti, sedute intorno a un apparecchio radiofonico nella casa di rieducazione femminile Buon Pastore a Portici, 1951
Un graduato sintonizza la radio in un accampamento italiano in Libia, 1940
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La radio ci accompagna sempre e da sempre anche nelle situazioni più impensate: ci può sposare, se stiamo combattendo in Grecia; ci distrae se siamo in un penitenziario minorile a Portici; ci può dare notizie del nostro paese se siamo in Libia.

La radio informa da ogni parte del mondo e arriva in ogni parte del mondo. Le antenne della radio sono enormi, e a volte possono anche avere forme consone all'emittente che le usa, come quelle di Radio Vaticana a forma di croce.

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