Quando Guglielmo Marconi accese il mondo

Archivio Storico Luce Timeline, di redazione, 26 Marzo 2020

Un nuovo prodigio del genio italiano. Guglielmo Marconi ha illuminato da Genova il palazzo municipale di Sidney in Australia.

Con queste parole il catalogo dei Giornali Luce annunciava l'esperimento di Guglielmo Marconi le cui immagini furono mostrate agli italiani nel marzo del 1930. A bordo del suo yacht Elettra, tramite un semplice segnale radio, Marconi, oltre a illuminare un palazzo situato a ventiduemila chilometri di distanza, fa compiere un enorme passo in avanti alla scienza.

Guglielmo Marconi in dodici foto a cavallo tra gli anni Venti e Trenta

Guglielmo Marconi e la contessa Maria Bezzi Scali in posa all'uscita del Campidoglio nel giorno delle loro nozze, 1927
Guglielmo Marconi e la contessa Maria Bezzi Scali in Campidoglio nel giorno delle loro nozze, 1927
Guglielmo Marconi con Mussolini a villa Torlonia durante un ricevimento di congressisti elettrotecnici, 1927
Guglielmo Marconi in posa all'interno della cabina-radio della nave-laboratorio Elettra in occasione dell'accensione della facciata del palazzo del Municipio di Sidney, 1930
Mussolini alla guida di un motoscafo, con a bordo Guglielmo Marconi e Francesco Giunta, nelle acque di Fiumicino, 1930
Guglielmo Marconi e la moglie Maria Cristina con invitati in occasione del battesimo della figlia Elettra, 1930
Marconi in posa con Balbo e Giuliano, accademici e personalità per la commemorazione del bimillenario virgiliano, 1930
Luigi Amedeo di Savoia, duca degli Abruzzi, e Guglielmo Marconi, nuovo presidente della regia Accademia d'Italia, posano in una sala di villa La Farnesina, 1930
Marconi tra la moglie, Luigi Solari e l'Ambasciatore del Brasile, preme il bottone di un apparecchio radiotelegrafico che accenderà la statua del Cristo redentore a Rio De Janeiro, 1931
Marconi illumina la statua del Cristo Redentore a Rio de Janeiro dal suo ufficio romano alla presenza del marchese Solari e dell'Ambasciatore del Brasile, 1931
Marconi ripreso accanto alla moglie nel suo studio di Roma, preme il bottone di un apparecchio radiotelegrafico che accenderà la statua del Cristo redentore a Rio De Janeiro, 1931
Marconi, tecnici e autorità sulla torretta della nave Elettra durante un esperimento di installazione di un radiofaro, 1934
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Quando compie questo esperimento Guglielmo Marconi ha 56 anni, ha ricevuto il premio Nobel per la fisica nel 1909, è senatore del Regno dal 1914, autore di innumerevoli esperimenti che rivoluzioneranno definitivamente il sistema di telecomunicazione a distanza via onde radio.

Per l'Italia è un motivo di orgoglio e il fascismo, attraverso l'Istituto Luce, non manca di sottolineralo: ci racconta, attraverso servizi cinematografici e fotografici, di quando Mussolini si reca a bordo dell'Elettra ancorata a Fiumicino, del battesimo della figlia, della nomina a presidente dell'Accademia d'Italia, di quando, replicando l'esperimento di Genova, illumina dal suo studio a Roma, la statua del Cristo Redentore a Rio de Janeiro.

Molto risalto viene dato all'inaugurazione della stazione radio della Città del Vaticano.

Viene seguito nei viaggi all'estero: a Chicago, Yokohama e infine molti servizi e un documentario gli sono dedicati dopo che una crisi cardiaca lo uccide a Roma il 20 luglio del 1937.

Anche nel dopoguerra La Settimana Incom celebra il genio di Marconi con diversi servizi e con un documentario a lui dedicato in occasione del 50° anniversario della nascita della radio.

S. S. Pio XI e S. E. Marconi inaugurano la nuova stazione a onde ultra corte che collega la Città del Vaticano e il Palazzo pontificio di Castelgandolfo

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