Il camorrista

Attualità, di redazione, 18 Febbraio 2021

Nel 1986, appena trentenne, Giuseppe Tornatore esordisce alla regia dirigendo Ben Gazzara ne Il camorrista, ispirato all'omonimo romanzo di Giuseppe Marrazzo. Il film racconta la vita segreta di don Raffaele Cutolo, come si legge nel complemento del titolo del libro di Marrazzo.

Nella pellicola il boss di Ottaviano, scomparso il 17 febbraio 20121 all'età di 79 anni, più della metà dei quali passati in prigione, non viene mai citato esplicitamente, ma non è difficile scorgerne in traluce, le  gesta. Lo stesso Tornatore, nell'intervista che presentiamo in apertura, racconta il film senza mai citare il nome di Cutolo.

Il film venne ritirato dal commercio dopo appena due mesi dalla sua uscita, a seguito di un'azione giudiziaria intrapresa dallo stesso Raffaele Cutolo, ma fu presto riprogrammato, dopo che la produzione decise di far precedere la pellicola da questa dicitura: "Questo film trae ispirazione da quel drammatico contesto, non solo meridionale, che ci appare dalle cronache giudiziarie e parlamentari e dalla pubblicistica sulla camorra. Gli autori non hanno preteso fare ricostruzioni storiche e tanto meno imporre come "verità" una loro versione dei fatti ma, con l'elaborazione fantastica di quelli avvenuti e con altri di pura immaginazione, tentare in autonomia creativa un affresco contro la violenza e la sopraffazione, con la speranza che dalla visione del film lo spettatore tragga ulteriori motivi per credere nella insostituibilità della legge dello Stato, univo e vero presidio del vivere civile".

cinema Giuseppe Tornatore Il camorrista Raffaele Cutolo
Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this
Translate »