Inchiesta sulla mafia in Sicilia

Attualità, di redazione, 23 Maggio 2023

"La mafia è il tentativo di costruire una società dove non si ponga in discussione e non si leda la secolare ingiustizia dei privilegi. Una società basata sulla rassegnazione, sulla supina e non reversibile accettazione del principio che non tutti sono uguali e che i deboli debbono obbedienza ai forti. Per questo la storia della mafia è una storia di soprusi, di crudeltà, di connivenze, di patti scellerati, di assassini. Ma forse per la mafia sono giunti gli anni del processo definitivo e della definitiva condanna".

Queste parole introducono l'interessante inchiesta del 1967 relativa al fenomeno della mafia in Sicilia. Corredato da un'ampia rassegna fotografica, con immagini anche molto crude, il servizio mette al centro della sua attenzione il ruolo rivestito da alcune donne siciliane come Serafina Battaglia, che trovò il coraggio di denunciare pubblicamente gli assassini del marito e del figlio a rischio della propria vita. Donne che  rompendo con le loro denunce il muro di omertà che regnava nell'isola, contribuirono ad assesstare un duro colpo alla mafia.

Da Portella della Ginesta a Carlo Alberto Dalla Chiesa: omicidi di mafia

"La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni".

Questa invece è una delle affermazioni più conosciute di Giovanni Falcone che nel 1967, ai tempi in cui fu girata l'inchiesta, aveva vinto da tre anni il concorso in magistratura e che della lotta alla mafia farà il centro della sua attività professionale.

Il decennio che va dal 1982 al 1992 sarà uno dei più sanguinari nella lotta alla mafia. Dagli omicidi di Pio La Torre e Carlo Alberto Dalla Chiesa fino alle stragi di Capaci e di via D'Amelio saranno moltissimi i magistrati, uomini delle forze dell'ordine, giornalisti e politici che pagheranno un tributo altissimo nella lotta alla criminalità organizzata.

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