Per indagare il concetto di “confine” ho utilizzato immagini della Grande Guerra focalizzando proprio sui confini reali e sulle trincee, per spingere la visione oltre questi confini terreni verso una dimensione interiore. Ho accostato i filmati - che ritraggono sempre e solo tutto quello che accade ai confini del campo di battaglia – alla scrittura poetica di Mariangela Gualtieri, che vibra di cristallina intensità anche grazie all’interpretazione vocale che la poetessa stessa restituisce ai suoi versi. (a.m.)
Nel 2014 l’Istituto Luce ha compiuto 90 anni. Una lunga storia che ha accompagnato l’Italia attraverso il cinema, e con quel patrimonio di immagini unico al mondo che è l’Archivio Luce.
Per festeggiare questo compleanno, alcuni dei più apprezzati nuovi autori del nostro cinema sono stati invitati a realizzare un piccolo film, ciascuno con 10 minuti di immagini dell’Archivio, scelte tra le migliaia di ore di filmati che esso contiene, di 9×10 NOVANTA, appunto.
Ne è nato un album di narrazioni diverse. I film raccontano del primo giorno di una guerra, e di invocazioni di pace; di crolli e di ricostruzioni; memorie di paesaggi e realtà (forse) perdute; miracoli, superstizioni e sogni. Si parla della condizione delle donne, di sessualità, del significato di una canzone, della Luna. Ci sono la favola e il diario, la fantastoria e la poesia, le parole di grandi scrittori accanto alle voci di persone comuni. Con personaggi reali e storici, e personaggi di pura finzione.
Un quadro eterogeneo, un gioco combinatorio di incroci, contrasti, analogie. Con in comune il filo delle immagini d’Archivio.
Si possono fare diverse cose con un tesoro. Lo si può sotterrare, e ostentarlo, lo si può spendere o disperdere. O ci si può disegnare una mappa.
Il gioco di 9×10 NOVANTA disegna una mappa per entrare nell’immenso tesoro dell’Archivio Luce, raccontando come esso non sia solo un imprescindibile serbatoio di conoscenza della Storia, ma di fantasie, e di cinema.
I film sono presentati con i sottotitoli in inglese.