Anna Magnani, in morte di una stella

Archivio Storico Luce Timeline, di redazione, 25 Settembre 2023

L'estate del 1973 si accomiata con due eventi, uno interno e l'altro internazionale, che suscitano profonda impressione nell'opinione pubblica: in Italia un'epidemia di colera colpisce Napoli per poi diffondersi in tutta la penisola causando più di venti morti.

In Cile l'11 settembre un colpo di stato mette fine all'esperienza di governo di Salvador Allende e porta al potere una giunta sanguinaria guidata da Augusto Pinochet.

Ma è ad autunno iniziato da qualche giorno, il 26 settembre, che arriva la notizia che colpisce maggiormente gli italiani: Anna Magnani, a 65 anni, muore per un tumore al pancreas.

Dagli anni Trenta agli anni Sessanta dodici scatti di Anna Magnani

Anna Magnani e Augusto Marcacci impegnati in una scena, 1938
Anna Magnani abbraccia una riproduzione in grande della statua dell'Oscar ricevuto per il film La rosa tatuata, 1955
Anna Magnani circondata da fotografi in occasione di un gran galà del cinema, 1956
Anna Magnani in platea durante l'antreprima del film La rosa tatuata, 1956
Anna Magnani con Vittorio Gassman e Anna Maria Ferrero in occasione dell'anteprima del film La rosa tatuata, 1956
Anna Magnani alla guida di una macchina, 1958
Totò abbraccia Anna Magnani durante un avvenimento mondano, 1960
Anna Magnani conversa con Alberto Sordi durante la cerimonia di consegna dei premi Nastri d'argento, 1960
Anna Magnani sul set di Mamma Roma, 1962
Anna Magnani posa vicino al suo ritratto realizzato da Renato Guttuso ed esposto all'interno della mostra Il cinema nella pittura di oggi, 1962
Pasolini con Anna Magnani durante la lavorazione del film Mamma Roma, 1962
Anna Magnani suona la chitarra seduta davanti ad un caminetto, [1963]
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In archivio i documenti meno recenti che abbiamo sono sei foto presenti nel fondo teatro datate 1938 e 1939 che riprendono l'attrice mentre recita sul palcoscenico.

Il primo cinegiornale è invece del 1943: la Magnani è già un'attrice conosciuta e insieme ad altri colleghi tra i quali Totò e i fratelli De Filippo, partecipa ad uno spettacolo per i feriti di guerra. Non è la prima volta e non sarà l'ultima che l'attrice romana si presenterà a serate di questo genere: nel 1947 sarà nelle borgate povere di Roma e nel 1949 a un pranzo per bambini poveri.

Essendo famosa è tra le attrici che la Incom riprende quando nel 1948 si reca a votare e nel 1949 mentre scende in piazza con altri colleghi a difesa del cinema italiano.

Anna Magnani sul set di Bellissima

Sul set di Bellissima
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Ma la Magnani è soprattutto il cinema italiano del dopoguerra: nel 1946 è premiata con il nastro d'argento per l'interpretazione di Roma città aperta. Premio che  riceverà altre quattro volte tra il 1948 e il 1957.

Nel 1947 viene premiata come migliore attrice a Venezia per L'onorevole Angelina.

Con La rosa tatuata del 1956 arrivano i maggiori riconoscimenti internazionali: l'Oscar e il Golden globe.

Due David di Donatello nel 1958 per Selvaggio è il vento, che le varrà anche la candidatura all'Oscar e l'Orso d'argento a Berlino e nel 1959 per Nella città l'inferno.

Anna Magnani è sempre al centro dell'attenzione e per motivi disparati: nel 1961 è festeggiata da letterati attori e registi per il premio Tor Morgana. E sempre nel 1961 l'UDI le assegna la Mimosa d'oro, attribuito alle donne che hanno contribuito con l'esempio e con le opere all'emancipazione femminile.

Non manca a serate di gala come le prime di film e di spettacoli teatrali, il suo primo amore cui è rimasta sempre molto legata.

Anche nel momento di massimo successo la Magnani resta una persona generosa e disponibile. Nel 1948 si presta con Rossellini a girare uno sketch  per il concorso della Incom Vista la svista.

Con il passare degli anni le apparizioni si diradano. L'ultimo cinegiornale in archivio prima della sua scomparsa è del 1971 ed è una serata per la consegna delle Maschere d'argento, premiazione cui l'attrice romana ha preso quasi sempre parte.

A meno di un mese dalla scomparsa il cinegiornale Radar rendeva omaggio alla memoria di Anna Magnani

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