Gino Bartali, giusto tra le nazioni, un campione completo

Archivio Storico Luce Timeline, di redazione, 5 Maggio 2020

Quando nel 1948 Gino Bartali vince il Tour de France ha 34 anni ed è professionista da 14. Quella vittoria, una delle tante per il ciclista toscano, ebbe un ruolo fondamentale per la storia d'Italia: pochi giorni prima Antonio Pallante aveva sparato al segretario del Partito Comunista Palmiro Togliatti. Ne erano seguiti disordini si piazza con diversi morti. Il trionfo di Bartali a Parigi riportò un po' di calma nel paese. La leggenda vuole che fosse stato Alcide De Gasperi a cercare il ciclista per incitarlo a una grande impresa, che bissasse quella di dieci anni prima, quando trionfò sulle strade di Francia.

Dagli anni Trenta ai Sessanta Gino Bartali nell’archivio fotografico

Learco Guerra e Gino Bartali in posa in mezzo a un gruppo di sostenitori, [1938]
Gino Bartali e Umberto Masetti al banco di iscrizione alla gara Roma-Napoli-Roma, 1952
Gino Bartali in posa con alcune autorità durante un Gran premio ciclomotoristico, 1952
Gino Bartali taglia il traguardo di Salerno durante un Gran premio ciclomotoristico, 1952
Gino Bartali taglia il traguardo di Salerno durante un Gran premio ciclomotoristico, 1952
Gino Bartali firma un autografo prima dell'inizio del Giro d'Italia, 1952
Gino Bartali durante la prima tappa del Giro d'Italia, 1952
Gino Bartali durante la quarta tappa del Giro d'Italia, 1952
Gino Bartali posa tra due benzinai dell'AGIP durante un raduno di Giuliette Alfa, 1955
Gino Bartali circondato da un gruppo di uomini durante un raduno di Giuliette Alfa, 1955
Gino Bartali consegna un foglio ad una donna durante un raduno di Giuliette Alfa, 1955
Gino Bartali parla con uomo durante un raduno di Giuliette Alfa, 1955
Gino Bartali a Castel Sant'Angelo con gruppo di ciclisti in attesa dell'inizio della corsa ciclistica, 1958
Gino Bartali a Castel Sant'Angelo dietro una macchina fotografica, accanto a lui il fotografo, 1958
Gino Bartali attende al traguardo i corridori dl Giro d'Italia, 1962
Gino Bartali con Mauro Bubbico, Giulio Andreotti e Enrico Urbinati durante una manifestazione di sportivi romani, 1963
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Il primo servizio in Archivio in cui compare Gino Bartali è del 1935, quando il campione toscano arriva secondo al giro di Romagna preceduto da Learco Guerra: non è ancora famoso tanto che lo speaker del Giornale Luce sbaglia l'accento del suo cognome.
Nel 1937 Bartali vince il giro del Piemonte, mentre dell'anno successivo è la prima vittoria al Tour. Nel 1939 trionfa nella Milano Sanremo.
Nel 1940 l'Italia entra in guerra. Bartali vince il titolo di campione d'Italia che si assegna in una competizione in onore dei soldati al fronte.
Terminata la guerra si torna a gareggiare e nel ciclismo si ricomincia da dove si era finito: i rivali sono sempre Bartali e Coppi: nel giro d'Italia del 1946 il primo batte il secondo di soli 47 secondi che si rifa' vincendo la Milano Sanremo. L'anno successivo si invertono: a Coppi il Giro a Bartali la Milano Sanremo. Lo stesso anno ottiene l'onorificenza di Cavaliere di San Silvestro.
Il 1948 è l'anno della vittoria del suo secondo e ultimo Tour de France: al ritorno in Italia dopo l'impresa il ciclista toscano è ricevuto con tutta la sua squadra prima al Quirinale e poi in Vaticano.
Un divertente servizio del 1950 ci racconta una partita di calcio tra "coppiani" e "bartaliani". Dello stesso anno è l'ultima grande vittoria di Bartali che a 36 anni si impone ancora una volta nella Milano Sanremo.
Nel 1951 Bartali vince una drammatica edizione del giro del Piemonte, durante il quale, a seguito di una caduta, perde la vita Serse Coppi, fratello di Fausto.
L'anno successivo domina il giro dell'Emilia, successo che bisserà nel 1953, anno in cui coglierà anche la sua ultima vittoria ufficiale al Giro di Toscana. L'anno si chiude con il campione vittima di un incidente stradale che gli causerà la rottura di due costole e di fatto metterà fine alla sua carriera, che annuncerà nel febbraio del 1955, restando comunque nel mondo del ciclismo.
Nel 1957 lo troviamo in una battuta di caccia con il suo amico rivale Fausto Coppi, del quale, nemmeno tre anni più tardi, dovette assistere ai funerali.
Ne 1958 appoggia la candidatura in Parlamento di Vincenzo Torriani che dal 1949 e per quarant'anni fu il patron del Giro d'Italia.
Del 1989 è l'ultimo cinegiornale in Archivio con la presenza di Gino Bartali: i festeggiamenti della Colnago che dal 1954 produce biciclette da corsa.

Bartali vince il Tour de France del 1948

Gino Bartali nell’Archvio

Anniversari Ciclismo Gino Bartali
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