L’attentato di Sarajevo
Tratto dal documentario del 1963 di Jean Aurel '1914-1918 Europa in fiamme'
"L'anziano imperatore Francesco Giuseppe ha visto morire tragicamente quasi tutti i suoi. Ma si può pensare che questa morte non lo affliggerà molto visto che non andava d'accordo con l'erede all'impero e ancora meno con sua moglie. Tutti i sovrani gli mandano le loro sentite condoglianze ma ciascuno sa che per lui la morte di Francesco Ferdinando è semplicemente un grattacapo in meno. La discrezione delle esequie è stata notata. È un segno rassicurante per il mantenimento della pace in Europa ... Non è la prima volta che c'è una piccola crisi nei Balcani. Non è grave, non è grave. Nei Balcani c'è sempre un attentato. Uno ogni tre mesi almeno. Non ci sarà la guerra. La potenza di fuoco delle armi moderne è tale che una guerra è diventata impossibile".
Così il documentario racconta le ore e i giorni che seguirono l'uccisione di Francesco Ferdinando d'Austria. Probabilmente qualcuno avrà effettivamente pensato che le cose potessero andare in quel modo: le reazioni delle cancellerie europee furono inizialmente abbastanza tiepide. A Vienna si assistette a violente manifestazioni antiserbe ma nel complesso gli austriaci sembravano ragionare con cautela prima di iniziare una guerra dagli esiti imprevedibili. La paura era che il gioco delle alleanze avesse potuto trascinare l'intero continente nel conflitto. La situazione precipitò a cavallo tra il luglio e l'agosto successivi. Il 23 luglio Francesco Giuseppe consegna un ultimatum dai toni e dai contenuti molto duri alla Serbia dando al paese balcanico 48 ore di tempo per accettarlo o respingerlo. Il 28 luglio, senza che nulla fosse accaduto, l'Austria Ungheria dichiara guerra alla Serbia e nel giro di una settimana tutte le maggiori potenze europee si trovarono coinvolte nel conflitto, con l'esclusione dell'Italia che, abbandonando la Triplice intesa con Austria e Germania, dichiarò loro guerra il 23 maggio del 1915.
Con la fine di agosto anche il Giappone entrò in guerra a fianco di Inghilterra, Francia e Russia e il 6 aprile del 1917 fu la volta degli Stati Uniti, dando al conflitto un'estensione mondiale.
Ci vollero 4 anni di combattimenti, circa 25 milioni di morti di cui quasi sette milioni di civili, per porre fine alla carneficina che insanguinò dell'Europa e con il dissolvimento degli imperi centrali e la nascita dell'Unione Sovietica dopo la rivoluzione russa del 1917, ne cambiò in profondità il volto.
Dall’Archivio
- 14-18 Europa in fiamme, 1963
- Guerra 1915-1918: fronte italiano
- Prima guerra mondiale: fronte franco-tedesco e fronte italiano
- Caporetto
- Dal Grappa al mare – ricordi di guerra e scene dei campi di battaglia, 1925
- La battaglia dall’Astico al Piave, 1927
- Gloria, 1934
- Il Piave mormorò, 1934
- Riproduzioni fotografiche della I Guerra Mondiale, 1931-1932