Abebe Bikila il maratoneta scalzo

Il 25 ottobre 1973 si fermava il cuore del grande maratoneta Abebe Bikila

La maratona è, tra le discipline olimpiche, la più dura. Sfiora l’epica. Nel 1960 a Roma i sovietici partivano favoriti ma alla fine di una gara lunga e drammatica a vincere sarà un allora poco conosciuto atleta etiope, Abebe Bikila, che stabilì anche il nuovo record del mondo strappandolo al ceco Emil Zatopek, che lo aveva ottenuto otto anni prima ad Helsinki durante i giochi olimpici, nei quali vinse anche le gare dei 5000 e dei 10000 metri.

Bikila aveva 28 anni e, caratteristica per la quale è ancora oggi ricordato, percorse i 42 chilometri della gara a piedi nudi.

Dopo la vittoria divenne nel suo paese una sorta di eroe nazionale. Fama e gloria accresciute quattro anni più tardi alle olimpiadi di Tokyo dove, nonostante fosse convalescente dopo un’operazione di appendicite, vinse nuovamente la medaglia d’oro. L’anno successivo un gravissimo incidente automobilistico lo lasciò paralizzato dalla vita in giù ma continuò a gareggiare nel tiro con l’arco e nel tennistavolo; partecipò anche alle paralimpiadi del 1972. Nel 1973 un’emorragia cerebrale lo uccise ad appena 41 anni.