Documentari Ufa (1932-1944)

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Documentari prodotti dalla Universum Film Aktien Gesellschaft, meglio conosciuta come “UFA” (la più grande società di produzione e distribuzione cinematografica tedesca attiva dal 1917), durante la dittatura nazista, ed editi in versione italiana dall’Istituto Nazionale Luce negli anni Trenta e durante il secondo conflitto mondiale. Dai cortometraggi di soggetto scientifico-naturalistico, “culturale” e industriale degli anni Trenta, si passa ai filmati degli anni Quaranta di propaganda bellica girati sui vari fronti dagli operatori del Terzo Reich.
L’UFA fu una delle principali case estere con cui l’Istituto Nazionale Luce, per convenzione stipulata sin dal 1927, scambiò attualità e altro materiale cinematografico negli anni del regime fascista. Negli anni Trenta, sotto il controllo del Ministero per la Cultura e la Propaganda affidato a Goebbels, godette di una posizione di privilegio e ebbe un ruolo di primo piano come “fabbrica” di propaganda e consenso al servizio del Terzo Reich. Nel 1942 tutte le società tedesche attive nel settore cinematografico finirono per far capo all’UFA-Film di Berlino in un processo di accentramento e controllo giunto al suo culmine.
Commentati da speakers italiani e corredati di titoli e didascalie in italiano, i documentari UFA degli anni Trenta – presentati dall’Istituto Nazionale Luce in edizione, appunto, italiana – vertono soprattutto su argomenti di divulgazione scientifica riguardanti il regno animale, oppure il mondo della “Natura” messo a confronto con quello artificiale della “Tecnica”. “Acqua e Acciaio” è presentato come una “sinfonia” di immagini sulla forza dell’acqua e sul lavoro in un’industria siderurgica. Con “il film culturale dell’Ufa”, dedicato alle “creazioni architettoniche” della Germania nazista, l’esaltazione propagandistica delle monumentali opere del regime hitleriano prende il sopravvento. Degli anni Quaranta risultano attualmente: un documentario di propaganda bellica in versione italiana “Da Belgrado all’Olimpo”; un filmato UFA che raccoglie materiale girato sul fronte italiano nel biennio 1943-44; e una sorta di numero unico di cinegiornale tedesco in lingua italiana, identificato come “La Settimana Europea 10”, che documenta la liberazione di Mussolini del settembre 1943 sul Gran Sasso da parte dei tedeschi. Girati di repertorio tedesco, inizialmente catalogati sotto il genere documentario, attendono di essere smistati sotto la corretta tipologia “Repertorio”.