Di ambiente si muore, di Enrico Franceschelli

In questo documentario del 1972, vengono illustrate le problematiche legate all'inquinamento

Presentando il documentario per ottenere il visto censura, così scriveva il suo autore Enrico Franceschelli: “Il documentario attraverso la descrizione e l’analisi delle vario condizioni di vita create dall’uomo e nelle quali l’uomo stesso si è costretto a vivere (da primate cacciatore ad agricoltore-allevatore) primo passo della sua aggressione verso gli ambienti naturali. Alla estinzione o distruzione di specie animali e dell’habitat, all’avvento dell’era industriale che ha comportato contaminazioni, fumi, polveri, pesticidi, infestanti. Alla esplosione demografica e all’accumulo di rifiuti non degradabili, illustra quali potranno essere le conseguenze per l’uomo prossimo futuro e conclude sulle previsioni di un nuovo post-diluvio, seguendo i corsi e ricorsi storici“.

Aggiunge poi più avanti: “Rischia così di rimanere sommerso dai suoi stessi rifiuti. Una epidermide indistruttibile di plastica ricopre il verde dei prati, segno dell’accelerazione dei tempi che caratterizza la civiltà dei consumi“.

E conclude con una domanda che ancora oggi, a 50 anni di distanza, resta di preoccupante attualità: “Sarà l’ambiente a difendersi contro l’uomo o sarà l’uomo che sfruttando i sempre più potenti mezzi distruttivi di cui dispone determinerà il proprio suicidio annientando ogni forma di vita sul pianeta?“.