Emozioni di Sanremo

Che emozioni suscita salire sul palco di Sanremo? Per Pippo Baudo si tratta di superare i primi trenta secondi, quando il pubblico è ancora un po’ freddo. Poi si riprende in mano la situazione e tutto passa.

Lucio Dalla sostiene di non aver mai sentito emozioni particolari e, in definitiva di essersene sempre “fregato” perché comunicare con la gente è una cosa che gli riesce sempre molto naturale.

Gino Paoli racconta di quando con Modugno gli disse che se hai paura la prima volta che ti esibisci a Sanremo, l’avrai anche tutte le volte successive. Se non ce l’hai, come lui, sarai sempre tranquillo.

Gianni Morandi dice che cantare una canzone inedita, per giunta in una competizione che potrebbe determinare lo sviluppo della tua carriera negli anni successivi, per forza ti porta un po’ di emozione, che in lui si manifesta con il sudare delle mani e con una grande agitazione. Ma d’altra parte se uno non si emoziona più può anche smettere di cantare.

Renzo Arbore ricorda che la prima volta che è salito sul palcoscenico si è domandato: “Sogno o son desto? E ho pensato che non dovevo pensare”. Ma, aggiunge, durante tutta la mia carriera esibirsi a Sanremo è stata la cosa che gli ha dato meno ansia e timore.

Per Giorgia è difficile spiegare l’emozione che ti assale quando sei a Sanremo. Probabilmente, anche se la cosa in fondo è meno grave, hai la sensazione di giocarti una vita intera in quattro minuti.

Little Tony punta sulla difficoltà di doversi confrontare con altri cantanti. Non sei da solo su un palco con il pubblico ma stai gareggiando e questo ti provoca mille paranoie.

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