Giorgio De Chirico
Il primo servizio che troviamo in Archivio su Giorgio De Chirico è datato 1946. Il pittore è già molto famoso: negli anni trenta aveva esposto alla biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma, ma i suoi rapporti con il fascismo non erano mai stati stretti e infatti negli anni del regime non ci sono servizi a lui dedicati.
Cambia, e molto, nel dopoguerra l'attenzione che i cinegiornali rivolgono al pittore, considerato ormai un'icona vivente dell'arte italiana: nel 1948 la Incom gli dedica un intero servizio, riprendendolo mentre dipinge nel suo studio. Nel 1949, sempre la Incom, si diffonde molto sulle sue opere e sul modo di realizzarle. Nel corso degli anni i servizi che lo hanno come protagonista sono sempre molti: nel 1951 riceve una visita del regista Billy Wilder; nel 1959 lo troviamo al lavoro a Venezia. Ma non disdegna le serate mondane, così, sempre nel 1959 è alla prima del film Storia di una monaca.
Vita e opere di Giorgio De Chirico in tredici scatti












Gli anni Sessanta continuano sulla stessa falsa riga: mostre e mondanità, come la partecipazione alla prima della Scala nel 1962. Nel 1964 De Chirico illustra una versione de I promessi Sposi che la rivista Tempo decide di mandare in edicola.
Con gli anni i servizi si diradano e arriviamo così al 1978 quando il Caleidoscopio Ciac lo ricorderà, dopo la sua scomparsa, con un servizio divertente e commosso.