Il massacro del Circeo
Il delitto del Circeo fu un crimine orrendo, portato a termine da menti forse malate, sicuramente malvagie, convinte di poter avere tutto ciò che desideravano, oggetto o donna che fosse poco cambiava, per il solo fatto di volerlo, approfittando di essere fisicamente più forti, più ricchi, più tutto e quindi in grado di soggiogare prima, violentare, seviziare e uccidere poi, Rosaria Lopez e Donatella Colasanti, due diciassettenni che niente avevano fatto se non fidarsi di tre mostri ben mascherati.
Proprio in questi giorni ricorrono 49 anni da quella notte terribile. Nonostante il tempo trascorso, molti uomini continuano ancora a seviziare e uccidere donne, convinti che ne possano decidere il destino in base ai loro umori.
Le foto che pubblichiamo qui sopra fanno parte di un fondo ancora in corso di catalogazione sul nostro portale. Si riferiscono a fasi diverse del processo per il crimine commesso nel 1975. Vi si vedono due degli imputati: Angelo Izzo e Gianni Guido. Il terzo, Andrea Ghira, non fu mai arrestato e morì nel settembre del 1994 in Marocco. La conferma della sua morte la si ebbe solo dieci anni più tardi. Donatella Colasanti, la terza protagonista della galleria, sopravvissuta a quella notte degli orrori, non riuscì mai a rassegnarsi al fatto che uno dei suoi aguzzini, l'assassino della sua amica Rosaria Lopez, fosse morto senza aver scontato nemmeno un giorno di prigione e morì senza aver più trovato pace, a 47 anni, uccisa da un tumore che, come disse il padre in un'intervista al Corriere della Sera nel 2006, la liberò da un incubo che aveva continuato a rivivere quotidianamente per lunghissimi trent'anni.