La terra vista dalla luna

Dopo un decennio di esperimenti il 20 luglio 1969 l'uomo arriva sulla luna

È notte in Italia quando Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins allunano. “Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità” disse Armstrong. E gli americani in quel momento dovevano sentirsi particolarmente orgogliosi. Da quasi un decennio combattevano con i sovietici una guerra senza esclusione di colpi, con i russi che si erano mossi con grande anticipo: nel 1957 avevano mandato nello spazio la cagnetta Laika, ma il satellite su cui viaggiava andò distrutto nelle fasi di ritorno a terra. Nel 1961 fu la volta del cosmonauta Jurij Gagarin e questa volta fu un tale successo da rendere Gagarin stesso una delle personalità più conosciute degli anni Sessanta, ben al di fuori dell’Unione Sovietica.

Gli americani si muovevano nella stessa direzione. Era rimasto un solo step, mettere per primi piede sulla luna; i presidenti statunitensi, da Kennedy a Nixon, fecero di tutto perché ciò accadesse. E alla fine fu proprio Armstrong a piantare la bandiera americana sul suolo lunare, un gesto di fortissimo impatto mediatico.

Arrivederci luna. l contributo dello stato per le ricerche spaziale nazionali

La luna, le sue eclissi, i suoi lati oscuri, ha sempre esercitato un grande fascino sugli uomini, dagli scienziati ai poeti, dai dagli scrittori ai musicisti. In un cinegiornale del 1936 possiamo ammirare un’eclissi di luna, mentre l’anno successivo è la volta di una di sole. E alla luna è dedicato un lungo servizio da Londra, sempre del 1937.

Nel 1958 la Settimana Incom torna sull’argomento con un servizio intitolato La luna degli innamorati e degli astronauti: la corsa alla conquista dello spazio è ormai iniziata.

Negli anni sessanta sovietici e statunitensi continuano a fronteggiarsi: ci furono enormi progressi spesso a costo di incidenti anche drammatici sia per Mosca che per Washington.

Si arriva così al 1969: Armstrong, Aldrin e Collins sono delle star. Arrivano a Roma e sono ricevuti in Campidoglio e dal papa. Allora si dedicano anche mostre.

Negli anni Settanta la corsa allo spazio prosegue. La speranza è di arrivare su Marte. Ma i finanziamenti progressivamente vengomno meno e quindi, da quel lontano 20 luglio del 1969, l’uomo non ha più messo piede sul suolo lunare.