Le ferie d’agosto

Attualità, di redazione, 12 Agosto 2020

Chi ha più di trent’anni può ricordarlo bene: fino ad almeno metà degli anni novanta trascorrere agosto in una grande città come Roma, Napoli, Milano o Torino, per fare degli esempi, era da corso di sopravvivenza: negozi quasi tutti chiusi, centri commerciali ancora lì da venire e i supermercati merce rara, e comunque pure loro rigorosamente chiusi, come chiusi erano cinema, teatri e musei, o quanto meno la gran parte.

Le città si vuotavano, i treni super affollati, le autostrade trafficate erano l'indice che le località di vacanza cominciavano a riempirsi.

Poi arrivava settembre, la mostra del cinema di Venezia, l'elezione di miss Italia e il ritorno alla vita di tutti i giorni.

Ferragosto di una volta

Vediamo allora come i cinegiornali raccontavano l'estate, il periodo delle vacanze, del riposo e dei divertimenti: un servizio del 1931 ci restituisce una tipica giornata agostana a Roccaraso. Dall'estero arrivano le immagini estive di due grandi capitali, New York e Parigi. Ma l'estate è soprattutto mare, e anche se quella del 1948 si fa un po' attendere, alla fine esplode.

Si svolgono tra febbraio e marzo, ma rigurdano l'estate: sono molti i servizi sulle sfilate di moda: per adulti e per bambini, dall'Italia e dall'estero, negli anni trenta e nel dopoguerra.

E poi le vacanze. Negli anni cinquanta e sessanta molta enfasi viene posta sulla villeggiatura di politici, che si dividono fra mare e montagna, e di attori che invece sembrano privilegiare decisamente le spiagge.

Poi arriva ferragosto, l'estate volge al termine e si tirano i primi bilanci, in attesa l'anno successivo tutto ricominci.

Viaggio attraverso l’estate. Come trascorrono le vacanze estive politici, attori e campioni sportivi

L’ESTATE NELL’ARCHIVIO

Estate ferie mare vacanze
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