Polesine 1951

Anniversari, di redazione, 13 Novembre 2021

Le immagini che vediamo nel filmato sopra e nella galleria qui sotto parlano da sole: quella che si abbattè sul Veneto nel novembre del 1951 fu un'alluvione di una violenza inaudita: uccise più di cento persone e ne lasciò senza dimora quasi ducentomila.

Le inondazioni erano iniziate a sud, nella Calabria e poi in Sicilia. Quindi le alluvioni erano risalite verso il centro, sulla Sardegna per giungere il 14 novembre in Veneto colpendo duramente la gran parte della provincia di Rovigo e, in minor misura, quella di Venezia.

Il giorno successivo La Stampa titolava il giornale con queste parole: "Il Po ha superato gli argini dilaga nel Mantovano e nel Polesine". Il 16 novembre la situazione inizia ad apparire in tutta la sua drammaticità: "La tragedia del Polesine. Di notte un camion di profughi è investito dalle acque e rovesciato: 33 annegati. Un tratto della strada di Occhiobello ridotto a un piccolo isolotto sbattuto da violente ondate: da oltre quaranta ore venti persone sono là e invocano disperatamente la salvezza Decine di migliaia di fuggiaschi. Oltre 80 mila ettari di terreno e numerosi paesi sommersi - Le acque a 2 chilometri da Rovigo".

Novembre 1951, foto dal Polesine alluvionato

Lungo una strada di campagna, sfollati del Polesine conducono un carretto trainato da un cavallo carico di masserizie
Famiglie di alluvionati vengono caricati su camion, con l'aiuto di vigili del fuoco e volontari della Croce Rossa, per essere messi in salvo
Famiglie di polesani evacuate dalle case allagate attendono lungo un argine con pacchi e bagagli di essere tratte in salvo dalle zone a rischio
Donne e bambini evacuati dalle zone allagate ritratti a bordo di un camion, seduti sulla paglia disposta per l'emergenza del trasporto
Quattro uomini ritratti davanti all'entrata di uno stabile con la bandiera della Croce Rossa
Due donne, probabilmente volontarie della Croce Rossa, in una postazione all'aperto nei pressi di una zona allagata, distribuiscono bottiglie d'acqua agli alluvionati
Alluvionati del Polesine prendono posto su barconi ormeggiati a un molo in un'area allagata per essere trasportati verso luoghi più sicuri
Capannoni, edifici industriali e altri fabbricati affiorano come isole dalla distesa d'acqua che ha invaso la zona in seguito alla esondazione del Po
Drammatica immagine di un'area del Polesine completamente coperta dall'acqua
Cascina nell'area del Polesine, completamente attorniata dall'acqua esondata dai corsi d'acqua circostanti
Ampia area del Polesine completamente invasa dall'acqua esondata dai corsi d'acqua circostanti
Ampia area del Polesine completamente invasa dall'acqua esondata dai corsi d'acqua circostanti
Abitanti di uno dei centri del Polesine colpiti dalla esondazione del Po vengono trasportati a bordo di mezzi anfibi dei Vigili del Fuoco verso luoghi più sicuri
Alluvionati del Polesine attraversano una via cittadina allagata su una imbarcazione di fortuna carica di bagagli e masserizie
Un carabiniere porta sulle spalle un civile lungo una via cittadina invasa dalle acque
Inquadrato uno dei centri del Polesine, invaso dalle acque
Due vigili del fuoco procedono attraverso un'area allagata portando in salvo un'anziana signora
Un uomo nuota nei pressi di un edificio rurale di cui affiora solo il tetto, forse nel tentativo di recuperare qualche effetto personale
Cascina sommersa dalle acque fino al tetto in una delle zone del Polesine colpite dall'alluvione
Sfollati del Polesine ritratti all'interno di un di vagone ferroviario in attesa di essere trasferiti in zone più sicure
Donne e bambine polesane sedute all'aperto sui propri bagagli in attesa di un mezzo di trasporto che le condurrà verso zone più sicure
Sfollati del Polesine ritratti all'interno di un vagone ferroviario durante il trasporto verso luoghi più sicuri
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Il 13 novembre, in occasione dei 70 anni della tragedia che ha colpito il Polesine, si è svolto ad Adria il convegno Un’alluvione di ricordi. Ricordi di un’alluvione, organizzato dall'Istituto Polesano per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea (ISTPOLREC) per fare il punto su alcuni aspetti meno noti dell'immane disastro che colpì il territorio allagandone due terzi, e portando all'esodo circa 180.000 persone, 80.000 delle quali non tornarono più. Nell’occasione il grande giornalista e scrittore Gian Antonio Stella ha mostrato in anteprima alcuni brani dal documentario PO, diretto da un autore affermato e tra i più attenti in Europa alle dinamiche tra luoghi e persone come Andrea Segre, e scritto dallo stesso Stella con il regista. Il film, attualmente in fase di postproduzione, è prodotto da Luce Cinecittà, e crea un suggestivo ponte visivo ed emotivo tra l’immane sciagura del 1951 e volti, luoghi, parlate, ricordi e visioni del territorio dei nostri giorni. Il film, di cui a destra potete vedere un piccolo estratto selezionato dallo stesso regista, sarà distribuito da Luce Cinecittà nel 2022.

PO, un documentario di Andrea Segre scritto con Gian Antonio Stella

Selezionato dal regista, un estratto del documentario distribuito da Luce Cinecittà in uscita nel 2022

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