Ricordando Vittorio Taviani

Vittorio Taviani, uno dei maestri del cinema italiano, a sette anni dalla scomparsa

Vittorio Taviani, morto il 15 aprile del 2018 all’età di 88 anni, insieme al fratello Paolo iniziò la sua carriera cinematografica come documentarista, collaborando con Joris Ivens alla realizzazione del  documentario L’Italia non è un paese povero, un capolavoro a lungo censurato. Da lì l’avvio di una carriera lunga, come registi e sceneggiatori durante la quale avrebbero firmato decine di film che hanno fatto la storia del cinema italiano tra i quali Padre Padrone, Palma d’oro al Festival di Cannes 1977, La notte di San Lorenzo, Gran Premio speciale della giuria al Festival di Cannes 1982, Cesare deve morire, Orso d’oro al Festival di Berlino 2012.

I fratelli Taviani sono presenti nell’archivio Luce con una serie di backstage e interviste realizzati da Mario Canale. Lo stesso Canale, con la collaborazione di Annarosa Morri, ha realizzato nel 2015 il documentario La passione e l’Utopia, viaggio nel cinema dei fratelli Taviani prodotto in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà. Un viaggio non metaforico ma reale attraverso i luoghi che hanno contraddistinto l’opera di Paolo e Vittorio Taviani, a partire da paesaggio di San Miniato in Toscana, che li ha visti iniziare e dove tornano per raccontare se stessi. E’ un racconto scandito in “capitoli” legati dalla voce e dai racconti dei due registi e dalle testimonianze di attori e collaboratori, un racconto che tocca i temi caratterizzanti del loro percorso: la Passione, l’Utopia, la Rivolta, la Musica, la Memoria la Recitazione.