Tino Buazzelli un attore tra radio, teatro, cinema e televisione

Il 20 ottobre 1980 ci lascia, appena cinquantottenne, Tino Buazzelli

Quando il 20 ottobre Tino Buazzelli muore per le conseguenze di una linfoadenite, di cui soffriva da tempo, ha compiuto da poco 58 anni ma già da qualche tempo aveva dato l’addio prima al teatro, poi alla televisione e infine, nel 1978, anche al cinema con l’interpretazione de Il balordo.

Il primo cinegiornale in cui lo incontriamo, nel 1949, Buazzelli recita a teatro un pezzo di Cechov. In quello successivo, datato 1960, l’attore riceve un premio per un’interpretazione teatrale mentre, sempre nello stesso è sul set de Il corazziere con Renato Rascel.

Buazzelli è famoso e si presta a pubblicizzare la prima “Garzantina” che arriva in libreria, contento di trovare se stesso in quelle pagine.

Nel 1966 riceve un premio particolare, quello per l’attore che ha avuto cattivi rapporti con la stampa.

Pur non essendosi mai schierato politicamente, lo troviamo a molte iniziative pubbliche: nel 1965 partecipa a una veglia contro la guerra in Vietnam, nel 1967 a un’iniziativa contro il regime dei colonnelli che con un golpe ha preso il potere in Grecia e nel 1968 è accanto ai suoi colleghi attori in sciopero per il problema del doppiaggio.

L’ultimo cinegiornale in cui compare Buazzelli è del 1974 quando viene premiato per la stagione teatrale 1973/74.

Tra i servizi fotografici segnaliamo quello molto ricco sul set del film Fantasmi a Roma, uno dei lavori più fortunati cui prese parte Tino Buazzelli, insieme allo sceneggiato televisivo Nero Wolfe che lo vide impegnato tra il 1969 e il 1971 e che lo fece conoscere al grande pubblico.

 

Tino Buazzelli in 20 foto