Volti. L’Afghanistan di Folco Quilici

Nell'Afghanistan del 1969 convivono laicità e tradizione religiosa

È un paese a colori l’Afghanistan che la cinepresa di Folco Quilici riprende nel febbraio del 1969. Il ciak ci svela i luoghi: Kabul e dintorni, città e villaggi, uomini e donne nella loro quotidianità per strada, nei mercati, in preghiera, a scuola. Il filmato si chiude con la ripresa di una scuola femminile.
Il paese è ancora sotto il regno di Mohammed Zahir Shah. Solo quattro anni più tardi, nel 1973, mentre il re era in visita in Italia, un colpo di stato darà il via a una serie di tormenti che si trascinano ancora oggi: al secondo colpo di stato dei marxisti-leninisti del 1978 seguirà l’occupazione dell’Armata Rossa. Con il ritiro dei sovietici arriveranno al potere i talebani; nel 2001, dopo l’attentato alle Torri Gemelle, l’invasione americana. Nell’agosto del 2021 il precipitoso ritiro degli occidentali gettò nuovamente il paese nel caos e favorì il ritorno al potere dai talebani.