12 dicembre 1969, una bomba esplode a Milano
Alle 16:37 del 12 dicembre 1969 una bomba esplode nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura di piazza Fontana a Milano. I morti furono 17 e i feriti 88.
Mai l'Italia aveva conosciuto, nel dopoguerra, un attentato terroristico così cruento. Fu la perdita dell'innocenza e l'inizio di quella che venne chiamata la strategia della tensione. Nel decennio successivo ci furono altri attentati: il 28 maggio 1974 una bomba esplode in piazza Della Loggia a Brescia nel corso di una manifestazione antifascista causando 8 morti e 94 feriti; il 4 agosto dello stesso anno un ordigno esplode sul treno Italicus, all'altezza di San Benedetto Val di Sambro causerà 12 morti e 105 feriti. E poi il 2 agosto 1980, la stazione di Bologna che con i suoi 85 morti e oltre 200 feriti segnerà il punto più alto di crudeltà conosciuta dall'Italia repubblicana.