Edicole, uno straziante ricordo del passato

Attualità, di redazione, 19 Giugno 2023

“Sono ora un ricordo, abbastanza straziante, del passato”. Recandosi in un'edicola il primo febbraio del 1975 era possibile acquistare il Corriere della Sera e leggere queste parole di Pier Paolo Pasolini, all'interno di un articolo politico molto polemico nei confronti della Democrazia Cristiana. Lo scrittore, usando una metafora poetica, parlava delle lucciole.

Sono passati quasi cinquant’anni e in Italia ora stanno scomparendo proprio le edicole, un fenomeno forse meno rapido ma comunque evidente a colpo d’occhio.

Le cause possono essere tante. La principale è certamente che sempre meno gente legge i giornali. Basta studiare i dati che riviste specializzate pubblicano ogni mese per capire che le copie vendute sono in caduta libera.

Nei decenni passati accanto alle edicole ci si fermava per commentare le notizie appena uscite o magari le prime recensioni di spettacoli teatrali o cinematografici. Davanti a quelle di via Veneto potevi incontrarci attori italiani e stranieri. Ora le notizie arrivano attraverso altre vie: la televisione prima ed internet ora. Le discussioni si svolgono principalmente sui social. I quotidiani sembrano puntare sempre di più sulle versioni online che garantiscono, tra le altre cose, aggiornamenti immediati e costi inferiori.

Comprare i giornali cartacei sembra purtroppo diventato un gesto romantico, "un ricordo, abbastanza straziante, del passato", per dirla con Pasolini.

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