Pier Paolo Pasolini, un intellettuale

Archivio Storico Luce Timeline, di redazione, 1 Novembre 2022

La mattina del due novembre 1975, all’Idroscalo di Ostia, alle porte di Roma, viene rinvenuto il cadavere martoriato di Pier Paolo Pasolini, scrittore, poeta e regista: un intellettuale completo, molto raro e molto scomodo nel panorama culturale italiano di quegli anni.
La notte stessa viene arrestato Pino Pelosi: diciassette anni, ragazzo di borgata, proprio uno di quelli che Pasolini aveva descritto nei suoi romanzi, che aveva cercato di capire e di spiegare, partendo dalla loro vitalità per arrivare alla loro omologazione, tanto culturale quanto sociale.
Forse gli somiglia troppo a quei ragazzi, fino a far sembrare un brutale omicidio la nemesi storica di una vita. Come scriverà Alberto Moravia: "La sua fine è stata al tempo stesso simile alla sua opera e dissimile da lui. Simile perché egli ne aveva già descritto, nella sua opera, le modalità squallide e atroci, dissimile perché egli non era uno dei suoi personaggi, bensì una figura centrale della nostra cultura, un poeta che aveva segnato un'epoca, un regista geniale, un saggista inesauribile".
Pelosi confessa subito parla di una colluttazione finita drammaticamente a seguito di avance dello scrittore friulano. Sarà condannato, sconterà la sua pena ma a distanza di 45 anni restano molti dubbi e misteri sulla reale dinamica di quanto avvenne la mattina del giorno dei morti del 1975. E Pino Pelosi, morto per un tumore ai polmoni nel luglio del 2017, se li è portati nella tomba.

Pier Paolo Pasolini negli scatti dell’Archivio Luce

Pasolini in posa in una stanza di casa, 1957
Pasolini posa nella sua casa seduto alla scrivania ingombra di fogli, 1957
Pier Paolo Pasolini con Antonella Lualdi, Franco Interlenghi ed Elsa Martinelli alla prima del film La notte brava, 1959
Pier Paolo Pasolini e Antonella Lualdi seduti ad una tavola mentre brindano in occasione della prima del film La notte brava, 1959
Pier Paolo Pasolini con Luchino Visconti e dietro Carlo Levi, durante un dibattito sulla censura che ha colpito il film Rocco e i suoi fratelli, 1960
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Il produttore Alfredo Bini con Federico Fellini e Pier Paolo Pasolini al dibattito sul film Accattone, 1961
Federico Fellini e Pier Paolo Pasolini durante un dibattito sul film Accattone, 1961
Giuseppe Ungaretti, Pier Paolo Pasolini, Franco e Sergio Citti in occasione del dibattito sul film Accattone, 1961
Pier Paolo Pasolini e Maria Bellonci durante la serata per la votazione prepatoria del Premio Strega, 1961
Pier Paolo Pasolini tra Laura Betti e Anna Magnani mentre brindano in occasione della prima del film Mamma Roma, 1962
Pier Paolo Pasolini e Renato Guttuso alla Galleria La Nuova Pesa di Roma in occasione di una personale del pittore siciliano, 1962
Pier Paolo Pasolini con la madre Susanna Colussi alla prima del film Una vita violenta, 1962
Pier Paolo Pasolini e Anna Magnani sul set del film Mamma Roma, 1962
Pietro Nenni e Pier Paolo Pasolini nella hall del cinema Quattro Fontane in occasione della prima del film Una vita violenta, 1962
Pier Paolo Pasolini al seggio in occasione delle elezioni amministrative, 1962
Pier Paolo Pasolini e Bernardo Bertolucci alla presentazione di un libro di poesie dello scrittore friulano, 1962
Pier Paolo Pasolini durante un dibattito sul film Mamma Roma, 1962
Pier Paolo Pasolini intervista Camilla Cederna, Adele Cambria e Oriana Fallaci durante il Festival del cinema di Venezia, 1963
Pier Paolo Pasolini durante la lavorazione in sala montaggio per il film La Rabbia, 1963
Pier Paolo Pasolini intervista Antonella Lualdi in occasione del Festival del Cinema di Venezia, 1963
Pier Paolo Pasolini ed Elsa Morante alla Libreria Einaudi in occasione della presentazione del libro di Giorgio Bassani Dietro la porta, 1964
Pier Paolo Pasolini in azione durante una partita di calcio tra cantanti e attori, 1974
Pier Paolo Pasolini e Nino Benvenuti durante una partita di calcio tra cantanti e attori, 1974
Pier Paolo Pasolini tra Moira Orfei e Franco Citti al termine di una partita di calcio tra cantanti e attori, 1974
Giuseppe Pelosi, accusato dell'omicidio di Pier Paolo Pasolini, durante il suo arrivo in tribunale, 1976
Giuseppe Pelosi, accusato dell'omicidio di Pier Paolo Pasolini, arriva sorridente in tribunale, 1976
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La galleria qui sopra ci mostra Pasolini tra gli anni cinquanta e i settanta. Oggi si direbbe che lo scrittore era molto glamour: lo fotografano un po' ovunque: durante i dibattiti, le prime, mentre si reca a votare, mentre gioca a pallone.

I cinegiornali ce lo mostrano in occasione dell'uscita dei suoi libri, sui mentre si reca in Israele per girare Il vangelo secondo Matteo e nei vari guai che spesso lo scrittore ha con l'autorità giudiziaria, compresa un'accusa, piuttosto surreale, di tentata rapina mossagli da un dipendente di una pompa do benzina.

"In tutta la mia vita non ho mai esercitato un atto di violenza, né fisica, né morale. Non perché io sia fanaticamente per la non-violenza […] Non ho mai esercitato nella mia vita alcuna violenza, né fisica né morale, semplicemente perché mi sono affidato alla mia natura, cioè alla mia cultura". Così Pasolini si descriveva e così ci piace ricordarlo in occasione del 45° anniversario della sua tragica scomparsa.

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