Addio a Franco Battiato
Franco Battiato è stato uno tra i maggiori autori e interpreti della musica italiana degli ultimi 40 anni. Nell'intervista qui sopra però lo vediamo invece nei panni, per lui fino a quel momento inediti, di regista. Nel 2003 infatti il cantautore siciliano firma la regia del suo primo film, Perdutoamor, da lui scritto e sceneggiato insieme a Manlio Sgalambro, filosofo suo amico, che scrisse anche i testi di diverse sue canzoni.
"Sicuramente ogni tanto ho pensato di far qualcosa nel cinema, ma mai seriamente e mai credendoci... Pensi sempre che non è il tuo mezzo, fai un altro mestiere. Invece adesso, a film finito, mi pacerebbe ripetere questa esperienza". Così nell'intervita che rilascia nel 2002 sul set del film. Più avanti sottolinea che una delle cose che più gli è piaciuta stata ritrovare nelle immagini che aveva girato lo stile delle sue canzoni.
Franco Battiato tra gli anni Ottanta e i Novanta
Scomparso questa mattina nella sua Sicilia, Franco Battiato era nato il 23 marzo 1945. Cantautore coltissimo ha abbracciato gli stili musicali più vari: dal pop al rock progressivo, dalla canzone d'autore alla musica ed elettronica. Il suo primo disco, Fetus, è del 1972 ma il successo arriva qualche anno più tardi: nel 1979 con L'era del cinghiale bianco e soprattutto nel 1981 con La voce del padrone che contiene pezzi quali Bandiera bianca, Cuccurucucù e Centro di gravità permanente, per citare i più famosi.
Degli anni succesivi ricordiamo Caffé de la Paix, L'imboscata, con la celeberrima La cura, i tre volumi di Fleurs, nei quali interpreta cover italiane e straniere, per finire con Torneremo ancora, del 2019, nel quale, insieme a un inedito ripropone, riarrangiati, alcuni dei suoi migliori successi.