Giorgio Strehler, una vita per il teatro

Il grande regista teatrale esce di scena il giorno di Natale del 1997 durante le prove del Così fan tutte. Sulla scena, come forse avrebbe desiderato

Giorgio Strehler ha rappresentato un pezzo fondamentale del panorama artistico italiano, calcando le scene teatrali per un cinquantennio a partire dal 1947, anno in cui, insieme a Paolo Grassi e Nina Vinchi, fondò Il Piccolo teatro di Milano.

Nel corso della sua carriera non si è mai tirato indietro, sia che si trattasse di difendere il teatro, sia di prendere parte a manifestazioni di più schietto contenuto politico.

Si è cimentato con autori quali Maksim Gor’kij, la cui piece L’albergo dei poveri portò in scena  nel 1947 per l’inaugurazione del Piccolo, e Bertolt Brecht di cui presentò, sempre al Piccolo, nel 1972, L’opera da tre soldi.

Nel 1990 si cimentò con il Faust di Goethe, sempre nella maniera originale che gli era propria.

 

Giorgio Strehler tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta

La sua vita artistica è ruotata soprattutto intorno a Milano ma Strehler è stato anche direttore del teatro Argentina di Roma.

Nel 1983 accettò di essere parlamentare europeo per il Partito Socialista e in seguito senatore nelle file della Sinistra Indipendente.

È morto a Lugano nel Natale del 2017 durante le prove del Così fan tutte. Sulla scena, come forse avrebbe desiderato.