ShutdownLa violenza sulle donne e la pandemia 25 Novembre 2020 L'archivio inedito / Polvere d'Archivio Parlare di violenza sulle donne in questo interminabile 2020 ci porta anche, inevitabilmente, a parlare di Covid e di confinamento. Durante il lockdown di marzo e aprile molte vittime si sono trovate costrette a vivere in casa con i propri carnefici. Le chiamate per denunciare le violenze sono aumentate del 119%.Durante i primi mesi del lockdown è partita, promossa da Roma fotografia, dal magazine Il Fotografo, dal Festival della Fotografia Etica di Lodi, insieme a TWM Factory e The Walkman Magazine una call fotografica, “Life in The Time of Coronavirus”, con l’obiettivo di costruire una narrazione collettiva che racconti la forza e la violenza del virus, ma anche la capacità dell’uomo di lottare per il proprio benessere e coltivare la propria speranza.Questa iniziativa è stata l’occasione per affrontare la tematica della violenza domestica. Sulle conseguenze che l’isolamento forzato ha prodotto su tante donne si concentra infatti la videoinstallazione Shutdown, realizzata e prodotta da Istituto Luce – Cinecittà, a cura di Serenella Scuri. Le foto parlano di vuoti, di silenzi, di incomunicabilità. Tra le diecimila immagini inviate all’organizzazione della call sono presenti numerosi primi piani di donne sofferenti, lacrime, corpi nudi arresi. Il richiamo ad una brutale violenza fisica o mentale è immediato, tanto che questi scatti sembrano quasi più una richiesta di aiuto che semplici fotografie. Sono questi gli elementi fondamentali della creazione del progetto con cui si narrano realtà celate, dove l’assenza di una denuncia è causata dalla paura, dalla vergogna o dall’impossibilità di agire. Shutdown è un esperimento visivo che accosta immagini suggestive dell’Archivio Storico Luce, dove il virus del Covid – 19 lascia il posto a quello della follia creato in un laboratorio da un qualunque Mr.Hyde, a fotografie di donne costrette come tutti noi a fare quel “piccolo sforzo” di restare a casa. Ognuna di loro, però, con il proprio aguzzino.Il video, insieme ad altri lavori, è stato proiettato in alcune piazze di Roma tra il 23 e il 25 ottobre e il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, lo potranno vedere i cittadini di Latina nell’ambito di un’iniziativa dedicata a questa giornata. La donna nell’Archivio
PRIMO PIANO Progetto panico, di Paola Randi Per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
PRIMO PIANO TRE VIDEO INSTALLAZIONI PER RACCONTARE GLI EFFETTI DEL VIRUS Dal 23 al 25 ottobre, le video installazioni realizzate grazie alle immagini selezionate dalla call internazionale Life in the time of…