La festa dei lavoratori

Dalla fine dell'Ottocento il primo Maggio è la festa dei lavoratori. Durante il fascismo non fu così

La festa dei lavoratori affonda le sue radici sul finire dell’Ottocento. In Italia fu ufficializzata nel 1891 e festeggiata fino all’avvento del Fascismo il 1 maggio. In Archivio è presente un filmato di prima del Ventennio che si apre con immagini mute, corredate di didascalie, riguardanti una manifestazione di lavoratori, svoltasi a Genova negli anni ’10, con la partecipazione dell’anarchico Errico Malatesta.

Salito al potere Mussolini decise di anticipare la festa in concomitanza con il Natale di Roma. Dal 1924 quindi la ricorrenza cadde sul 21 di aprile, come dimostra la galleria qui sotto.

 

Al termine della seconda guerra mondiale, già dal 1945, la festa dei lavoratori tornò a svolgersi il primo maggio. Due anni più tardi, nel 1947, a Portella della Ginestra, la banda di Salvatore Giuliano sparò sui lavoratori causando undici morti e numerosi feriti.

Dal 1950 sono presenti in Archivio una trentina tra cinegiornali, documentari e repertori, l’ultimo dei quali è del 1986, in concomitanza con il centenario della ricorrenza.