L’eccidio delle Fosse Ardeatine

Archivio Storico Luce Timeline, di redazione, 22 Marzo 2024

Tratte dal documentario di Giuseppe Ferrara 'Resistere a Roma' del 1966, queste immagini rievocano le poche ore intercorse dall'attentato di Via Rasella all'eccidio delle Fosse Ardeatine con scene di fiction, fotografie di repertorio e testimonianze dei protagonisti di quei fatti. Le parole di Kappler durante il processo tolgono ogni dubbio su come andarono le cose. Dopo aver accusato i fascisti di aver fornito cinque prigionieri in più rispetto ai 60 richiesti loro, il gerarca nazista afferma: "Io non avevo alcun diritto di fare appelli. Non c'era tempo, dovevo fare tutto in 24 ore".

Via Rasella: erano quasi le 16 del 23 marzo 1944 quando alcuni esponenti dei Gruppi di Azione Patriottica, tra i quali Carlo Salinari, Franco Calamandrei, Rosario Bentivegna e Carla Capponi, lanciarono quattro bombe contro una colonna di Polizeiregiment Bozen, delle forze di occupazione nazista. Morirono 33 soldati e due civili italiani.

Palazzo della Sapienza: il generale tedesco Von Mackensen condannato a morte al termine del processo per l'eccidio delle Fosse Ardeatine, 1946
Palazzo della Sapienza: il generale tedesco Von Mackensen condannato a morte al termine del processo per l'eccidio delle Fosse Ardeatine, 1946
Parenti delle vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine all'uscita del processo contro i generali von Mackensen e Maltzer, 1946
Una donna e un bambino in piedi davanti ad una tomba nell'nniversario dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, 1955
Mutilati e combattenti rendono omaggio alle Fosse Ardeatine, 1955
Il capo rabbino Toaff durante la commemorazione dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, 1957
Un momnento della commemorazione delle Fosse Ardeatine, 1958
Moro tiene un discorso in occasione della cerimonia commemorativa dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, con lui il sindaco di Roma Petrucci, il rabbino Toaff e Parri, 1964
Un momento della protesta alle Fosse Ardeatine contro la liberazione di Kappler, 1976
Un momento della protesta alle Fosse Ardeatine contro la liberazione di Kappler, 1976
Uno striscione del Movimento Giovanile Sionista alla manifestazione di protesta alle Fosse Ardeatine contro la liberazione di Kappler, 1976
Un momento della manifestazione di protesta alle Fosse Ardeatine contro la liberazione di Kappler, 1976
Un momento della manifestazione di protesta alle Fosse Ardeatine contro la liberazione di Kappler. In prima fila tra gli altri il rabbino capo Toaff e il sindaco di Roma Argan, 1976
Un momento della manifestazione di protesta alle Fosse Ardeatine contro la liberazione di Kappler, 1976
Un momento della manifestazione di protesta alle Fosse Ardeatine contro la liberazione di Kappler, 1976
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"Quest'ordine è già stato eseguito". Non erano passate nemmeno 24 ore quando i nazisti eseguirono la loro rappresaglia, annunciata con queste parole alla popolazione tramite un comunicato dell'Agenzia Stefani, ripreso dalle colonne de Il Messaggero. È l'annuncio dell'eccidio perpetrato dalle forze di occupazione naziste alle Fosse Ardeatine. Come si legge sempre sul quotidiano romano, furono uccisi dieci "comunisti badogliani" per ogni tedesco morto. In realtà vennero massacrati civili e militari italiani, prigionieri politici, ebrei o detenuti comuni. Il pochissimo lasso di tempo intercorso tra l'attacco di via Rasella e l'eccidio è la dimostrazione provata che i tedeschi non presero mai in considerazione l'ipotesi di sospendere il massacro di vittime innocenti in cambio della consegna dei responsabili dell'azione del giorno precedente.

Fosse Ardeatine Nazismo Resistenza Via Rasella
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