Sergio Zavoli, cento anni dalla nascita di un grande giornalista

Il 21 settembre 1923 nasceva Sergio Zavoli, una vita dedicata al giornalismo, alla TV e alla politica

Ci raccontavamo anche i sogni.” È racchiusa in questa frase la straordinaria storia della grande amicizia che legava Federico Fellini con Sergio Zavoli.

Giornalista, scrittore, regista nasceva a Ravenna il 21 settembre del 1923, cento anni fa. Ha lasciato un grande segno nella vita culturale italiana dal dopoguerra, Zavoli ha dedicato a Federico Fellini grande parte del suo lavoro, soprattutto in televisione, a partire dal documentario girato per la Rai nel 1965, diventato ormai un cult, sul set del film Giulietta degli spiriti, fino all’ultimo addio al maestro, con il documentario In Morte di Federico Fellini prodotto dall’Istituto Luce sui funerali del maestro al Teatro 5 di Cinecittà, che proponiamo qui per intero.

Sergio Zavoli è stato molte cose, ma soprattutto è stato un uomo Rai che ha presieduto dal 1980 al 1986 e dal 2009 al 2013 come Presidente della Commissione di Vigilanza quando era parlamentare nelle file del Partito Democratico.

Nel 1962 la sua prima grande invenzione, Processo alla tappa, un commento al Giro d’Italia in fase di svolgimento; dieci anni più tardi con Nascita di una dittatura indaga sulle origini del fascismo.

Tra il 1989 e il 1990 conduce una delle trasmissioni più importanti della storia della televisione, La notte della Repubblica, in seguito diventata anche un libro, in cui affrontò in maniera completa, ascoltando tutti i protagonisti, dalle vittime agli assassini, gli anni oscuri del terrorismo italiano, gli anni di piombo, senza preconcetti e cercando solo di capire cosa avesse creato quel cortocircuito che portò molti giovani ad uccidere in nome di un’ideologia cui sembravano credere solo loro.