25 aprile 1945, finalmente la Liberazione

Il 25 aprile il CLN proclama l'insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti

Vincitori e vinti”, ovvero frammenti di storia italiana dallo sbarco degli alleati in Sicilia e la penetrazione fino alla liberazione delle città del nord, passando per Bari, Napoli, Cassino, Roma, Firenze, Bologna, Milano, Genova…
Sono dei flash di memoria visiva, impressa per la maggior parte nelle pellicola dei soldati alleati, un collage di folle e di singoli volti,  di soldati,  di civili, di partigiani, di vincitori,  di vinti. Sullo sfondo le voci  delle radio italiane, tedesche, inglesi, dall’armistizio fino all’annuncio che il mondo era cambiato: “La guerra è finita”.
Videoinstallazione di Roland Sejko tratta dalla mostra “Luce l’immaginario italiano”. 

Dalla caduta di Mussolini del 25 luglio 1943, così raccontata in un cinegiornale Luce del 1944, al giorno della Liberazione, l’Italia è un paese che appare diviso in due: dopo l’Armistizio dell’8 settembre, alla fine del 1943 il Sud è completamente liberato e sotto il controllo del governo legittimo di Badoglio.

Al Nord invece, rifacendosi al fascismo delle origini, Mussolini crea la Repubblica Sociale, sotto il controllo dei tedeschi, che, nella loro lunga ritirata verso Nord, disseminano il paese di stragi: interi paesini sono rasi al suolo, senza risparmiare donne, vecchi e bambini. In un servizio del 1946 La settimana Incom commemorerà l’eccidio di Marzabotto, uno dei più tragici.

Accanto a quella geografica una seconda, più profonda e più dolorosa spaccatura, che finì per configurarsi come una vera guerra civile, fu quella che divise gli italiani che volontariamente decisero di aderire alla Repubblica Sociale Italiana, in molti casi, probabilmente per un malinteso senso del dovere e dell’onore, e di continuare quindi a combattere accanto ai nazisti, e quelli che scelsero di aderire alle formazioni partigiane e che contribuirono in maniera determinante, loro sì, a riscattare l’onore del paese, e con l’appoggio degli anglo americani, a liberare l’Italia e a gettare le basi per farne un paese democratico.

Dal 25 luglio 1943 al 25 aprile 1945 Immagini dell’Italia che si libera

1943 Un autobus carico di gente arrampicata sul tetto, sul cofano e sui predellini per festeggiare la deposizione di Mussolini e la formazione del governo di Badoglio

Si è discusso a lungo sugli eccessi che accompagnarono quei lunghi mesi. Se per esempio fosse necessario assistere allo spettacolo poco edificante di Piazzale Loreto, quando i corpi di Benito Mussolini e della sua amante Claretta Petacci furono esposti al pubblico ludibrio, come si vede in queste famosissime immagini riprese dagli americani. Quello di cui crediamo non si possa invece discutere, è stabilire chi stava dalla parte del torto e chi dalla parte della ragione.