Adriano Olivetti, l’imprenditore illuminato

Il 27 febbraio del 1960 moriva Adriano Olivetti, uno degli imprenditori più innovatori del secolo scorso

Spesso il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia a lavorarci. E allora può diventare qualcosa di infinitamente più grande“.

In questa frase di Adriano Olivetti c’è l’essenza di quella che possiamo definire la rivoluzione che l’industriale di Ivrea ha compiuto nel mondo dell’imprenditoria italiana.

Nato a Ivrea l’11 aprile del 1901, i suoi progetti industriali si basarono sempre sul principio secondo cui il profitto aziendale deve essere reinvestito a beneficio della comunità, e questo fa di lui un personaggio quasi unico nell’Italia del dopoguerra. E Comunità fu proprio il nome che decise di dare al movimento politico cui diede vita. Di ispirazione federalista e liberal democratico lo portò a diventare sindaco di Ivrea nel 1956 e deputato nel 1958.

Olivetti morì il 27 febbraio del 1960 mentre si trovava su un treno che lo stava portando in Svizzera alla ricerca di nuovi investimenti.

 

Adriano Olivetti in dodici scatti in archivio