Alida Valli, una diva vera

Il 31 maggio del 1921 nasceva Alida Valli, tra le prime dive del cinema italiano

Nel 1946 La Settimana Incom, in coda ai cinegiornali, aveva introdotto una rubrica di corrispondenza con gli spettatori chiamata Piccola posta, tenuta da personaggi più o meno conosciuti del mondo dello spettacolo: da Vivi Gioi a Massimo Girotti, da Alberto Rabagliati a Paolo Stoppa e Aroldo Tieri. Nel numero 3 del 28 febbraio è la volta di Alida Valli allora venticinquenne ma con già con una trentina di film alle spalle. L’attrice confessa inizialmente di essere emozionata: per la prima si trova davanti alla cinepresa non per interpretare un personaggio di fantasia ma per essere se stessa. Poi passa ad affrontare i quesiti che le sono stati posti. Dapprima domande su temi generali: quanto c’è di vero nella storia di Romeo e Giulietta o se è opportuno provare il salto con gli sci. E poi invece un quesito più personale: se è vero o no che è in partenza per Hollywood.

Il primo cinegiornale in cui compare Alida Valli è del 1939. Si tratta di una pubblicità per il Centro Sperimentale di Cinematografia che l’attrice aveva frequentato. Due anni più tardi consegna i doni ai soldati in occasione della befana e riceve il suo primo premio a Venezia per l’interpretazione di Piccolo mondo antico.

Nel 1946 l’attrice istriana recita in Eugenie Grandet, di Mario Soldati per cui riceverà il Nastro d’argento. Il 1955 è l’anno di Senso, di Luchino Visconti che le valse ancora un premio, la Grolla d’oro. Nel 1960 è insieme a Vittorio De Sica ed altri protagonisti dello spettacolo per ricevere uno dei tanti riconoscimenti che, come dice lo speaker de La Settimana Incom, servivano a ravvivare le serate mondane della capitale.

Alida Valli nell'Archivio fotografico Luce

Sono molti i cinegiornali in cui compare Alida Valli, come capitava spesso con le dive in quegli anni: è ad Acapulco per girare un film; nel 1965 viene festeggiata per il suo ritorno sul palcoscenico;  nel 1980 è a Saint Vincent per un ricordo di Amedeo Nazzari. L’ultimo cinegiornale che la  vede protagonista è del 1986 quando consegna dei premi in occasione della festa della donna.