Dario Argento, un regista horror

'Io penso che per fare film di brivido, uno non è che poi anche la sua vita deve essere da brivido, anzi'. Il 7 settembre del 1940 nasce Dario Argento

Io penso che per fare film di brivido, uno non è che poi anche la sua vita deve essere da brivido, anzi. Io penso che la sua vita deve essere calma, come piace a me, calma, serena“. Così Dario Argento all’inizio dell’intervista che gli fa Stefania Casini per la rubrica Premiere nel 1988. Ma quasi a smentirlo, un po’ più avanti, la figlia Asia, allora tredicenne, quando l’attrice le chiede se le fanno paura i film del padre, risponde candidamente: “Quando ho cominciato a vederli a cinque anni non ho dormito la notte, poi ora no, non mi fanno più paura“. Non esattamente il ritratto della serenità.

D’altra parte quando si parla di Dario Argento, si parla necessariamente di paura: dal suo primo film, datato 1970, L’uccello dalle piume di cristallo, la carriera del regista romano è stato un continuo analizzare le mille sfaccettature di questo potente sentimento.

Il successo gli arride da subito e si rafforza nel 1975 con quello che rimane forse il suo lavoro più famoso, Profondo Rosso, aiutato dalla perfetta colonna sonora dei Globin che ha contribuito a farne un film di culto. Seguiranno Suspiria, Inferno, Tenebre e Phenomena.

Con gli anni Novanta Argento dirada le regie. Dopo Dracula 3D, del 2021, è uscito per il 2022 Occhiali neri il suo nuovo lavoro che ha tra i protagonisti anche la figlia Asia.