I concordati e l’Italia

L'Italia, il Vaticano i Concordati del 1929 e del 1984 e chi vi si oppone

Firmati l’11 febbraio 1929, i Patti lateranensi misero fine a quasi settant’anni di contrasti tra il Regno d’Italia e il Vaticano. Il Luce ne fece un momento di grande propaganda, producendo un documentario, La conciliazione fra l’Italia e il Vaticano, che vediamo in apertura, “l’unico documentario autorizzato dello storico avvenimento“. In effetti, cercando nell’Archivio, non troviamo cinegiornali che trattano l’argomento. Più completi i servizi fotografici: l’avvenimento è seguito nei dettagli con 46 scatti.

Caduto il fascismo, proclamata la Repubblica, fu varata una nuova Costituzione che all’Articolo 7 così recitava: “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale“. In sostanza si confermavano gli accordi del 1929, grazie all’accordo tra DC e PCI ma con una netta opposizione dei partiti laici.

I concordati del 1929 e del 1984 e una manifestazione del 1976

Mussolini, seduto accanto al cardinal Gasparri, firma i Patti Lateranensi

Qui sopra abbiamo una galleria che comprende alcune foto del 1929, con le firme di Benito Mussolini e del cardinale Pietro Gasparri. Seguono scatti del 1984, anno in cui il Governo italiano e la Santa Sede decidono di ratificare il Concordato: i firmatari sono il cardinale Agostino Casaroli e il Presidente del Consiglio Bettino Craxi.

Sono sempre state presenti nel nostro paese forze politiche che si sono opposte al Concordato. Le ultime foto della galleria, completamente inedite nel nostro Archivio, ci mostrano le immagini di una manifestazione anticoncordataria organizzata, nel 1976, organizzata dal Partito Radicale.