Addio Charlot

La notte di Natale del 1977 ci lasciava Charlie Chaplin

Charlie Chaplin che arriva a Venezia nel servizio del 1931 del Giornale Luce qui sopra, ha 42 anni ed è già quel genio del cinema come viene universalmente ricordato: ha incitato gli americani a combattere nel primo conflitto mondiale; nel 1921 ha fondato con alcuni colleghi la United Artists Corporation, e soprattutto, ha scritto e  interpretato alcuni tra i suoi maggiori capolavori, dal primo, Il monello, del 1921 a La febbre dell’oro del 1925 fino a Luci della città del 1931. È un divo e come tale è seguito dai giornalisti che lo immortalano sia quando gioca a tennis sia quando si muove per il mondo fin nel lontano Giappone.

In Italia tornerà molte altre volte come per esempio nel 1952, quando viene a presentare Luci della ribalta, nel 1957, quando a Ischia presenta l’ultimo film che lo vedrà attore protagonista, Un re a New York e dieci anni più tardi quando porterà tutta la famiglia in vacanza a Porto Ercole. Chaplin morirà in Svizzera, dove si era ritirato dopo aver avuto notizia di un suo coinvolgimento nelle inchieste del senatore McCarthy, la notte di Natale del 1977. La commozione sarà unanime, come testimonia il servizio del Cinegiornale Radar del gennaio 1978.