L’Assedio di Sarajevo

Sarajevo 1998, due anni dopo la fine dell'assedio, nelle foto di Pino Settanni

Pino Settanni, l’autore delle fotografie che presentiamo nella galleria qui sotto, arriva a Sarajevo nel giugno del 1998, poco più di due anni dopo la fine dell’assedio che, inizato il 5 aprile del 1992, si era protratto  fino al febbraio del 1996. La Serbia attaccò la Bosnia Erzegovina dopo che questa aveva dichiarato la propria indipendenza. Quasi quattro anni di bombardamenti, di cecchini sui tetti e di vittime: dodicimila morti, più di cinquantamila feriti, una città che perse, comprendendo le migrazioni che seguirono, più del 65% della sua popolazione.

Settanni si muove nelle terre martoriate da anni di guerra e testimonianza le distruzioni passate accanto alle quali iniziano a scorgersi primi sprazzi di normalità: bambini che giocano, adulti che passeggiano, macchine sulla Ulica Zmaja od Bosne, il tristemente famoso viale dei cecchini.

Sul set di Oltre il confine, film del 2003 di Rolando Colla, ambientato tra l’Italia e Sarajevo

Dopo la caduta del muro di Berlino ed il dissolversi del blocco sovietico, la storia non finì, come ipotizzato dallo storico Francis Fukuyama, ma, al contrario, prese a correre: nel 1990 inizia la Guerra del Golfo e nel 1991 quella in Jugoslavia; nel 1994 in Sud Africa termina l’Apartheid e Nelson Mandela diventa presidente del paese. Il mondo come era fino alla fine degli anni Ottanta cambiò radicalmente e nel 2001, solo dodici anno dopo la caduta del Muro, l’attentato alle Torri gemelle ci introduce nel nuovo secolo che vedrà, dall’Afganistan all’Iraq, dalla Siria alla Libia, fino all’Ucraina in questi giorni, una serie di conflitti che colpiscono soprattutto civili e che ci lasciano allibiti davanti ai televisori che trasmettono immagini che non avremmo maiimmaginato di rivedere e a cui rischiamo di assuefarci.