Il parlamento italiano approva la legge che disciplina l’aborto

Archivio Storico Luce Timeline, di redazione, 22 Maggio 2023

Il 10 giugno 1977 si svolge a Roma una manifestazione, indetta dall'UDI e da tutti i collettivi femministi, per protestare contro la bocciatura in Senato della legge sull'aborto. Di fatto quel voto ritardò di un anno l'approvazione della legge per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza, la legge 194 del 22 maggio 1978.

Ricordato spesso solo come un decennio violento, in realtà gli anni Settanta fecero compiere al nostro paese notevoli passi in avanti contribuendo al suo svecchiamento. Nel 1970 veniva approvato lo Statuto dei lavoratori che per la prima volta portò la Costituzione all'interno delle fabbriche. Nel 1974 un'ampia maggioranza respinse il tentativo di cancellare tramite referendum la legge sul divorzio approvata cinque anni prima. Nel 1978, solo 9 giorni prima della 194, venne approvata la legge 180 sulla disciplina delle struttre manicomiali.

La legge sull'aborto venne sottoposta a referendum nel 1981 che la confermò nella sua interezza. Da allora non ha mai smesso di essere fonte di polemiche tra quanti vorrebbero limitarla, se non addirittura abolirla, e quanti invece ne chiedono la piena applicazione, rivedendo il ruolo dei medici obiettori di coscienza che spesso lasciano intere regioni del paese senza presidi per l'interruzione della gravidanza. Il punto più delicato, ancora oggi, sembra però essere la difficile accettazione da parte di molti del fatto che la maternità debba essere una scelta libera e consapevole delle donne.

Aborto Legge 194 Legge sull'aborto
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