Marco Pannella, l’eresia in politica

Il 2 maggio del 1930 nasceva Marco Pannella, il politico più eretico dell'Italia repubblicana

Il 19 maggio del 2016 la politica italiana perdeva Marco Pannella, “radicale, socialista, liberale, federalista europeo, anticlericale, antiproibizionista, antimilitarista, nonviolento e gandhiano“, come lui stesso amava definirsi. Nato a Teramo il 2 maggio del 1930, fu tra i fondatori del Partito Radicale nel 1955. È stato parlamentare dalla settima all’undicesima legislatura ed eurodeputato dal 1979 al 2009.
Pannella è stato l’elemento eretico della politica italiana. Grazie a lui e al suo partito il paese, a partire dagli anni Settanta, ha intrapreso un processo di svecchiamento: molte dellle battaglie per i diritti civili portano la sua firma o partono da sue intuizioni: dall’antimilitarismo al divorzio, dall’aborto alla depenalizzazione delle droghe leggere, dall’abolizione dell’ergastolo all’eutanasia.
Le foto della galleria, inedite nell’Archivio, ci guidano dagli anni Settanta fino ai Novanta in una raccolta di situazioni e di personaggi che hanno fatto la storia di questo paese: si parte con uno scatto del 1972 con una conferenza a favore degli obiettori di coscienza e si arriva al 1994 quando Pannella decide di appoggiare Silvio Berlusconi nella sua prima discesa in campo. In mezzo le conferenze pacifiste e quelle antiproibizioniste; i funerali del giudice Occorsio, ucciso da un commando neofascista, e la conferenza stampa per festeggiare l’elezione di Toni Negri in Parlamento. E poi gli incontri con molti tra i protagonisti di cinquant’anni di storia repubblicana: Umberto Terracini, Aldo Bozzi, Susanna Agnelli, monsignor Luigi Bettazzi, Stefano Rodotà, Lucio Magri, Bettino Craxi, Pietro Longo, Ciriaco De Mita, Mariotto Segni, Tina Anselmi, Silvio Berlusconi, Alfredo Biondi e Carlo Azeglio Ciampi.