Leggende metropolitane

Negli anni Ottanta qualcuno ha creduto che in negozi di via del Corso si praticasse la tratta delle schiave

Ora si chiamano fake news. Negli anni Settanta e Ottanta, quando i social erano ancora di là da venire, si parlava di leggende metropolitane. Certo lo scopo era molto diverso: oggi servono prevalentemente per disinformare e creare false verità. Allora erano per lo più scherzi, prevalentemente innocui, sebbene moltissime persone finivano per crederci realmente. A Roma una delle leggende che circolava con maggiore insistenza raccontava che nei salottini per provare gli abiti di alcuni negozi di abbigliamento di via del Corso fossero presenti delle botole che servivano a far sparire giovani donne e venderle come schiave.

Qualche negoziante riempì le vetrine di scritte pensando potesse essere un sistema per sdrammatizzare e contemporaneamente farsi pubblicità.

Le foto della galleria, appartenenti al fondo Masterphoto, furono scattate nel 1985.