Nanni Loy, specchio segreto di un’Italia che cresce

Il 23 ottobre 1925 nasce Nanni Loy. Fu lo specchio segreto di un'Italia in pieno boom economico

Regista, sceneggiatore, autore televisivo Nanni Loy, nato a Cagliari il 23 ottobre 1925, esordisce dietro la telecamera nel 1959, dopo un paio di cooregie con Gianni Puccini, dirigendo Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Renato Salvatori e Claudia Cardinale ne L’audace colpo dei soliti ignoti; seguono altri film di successo tra i quali Le quattro giornate di Napoli, Detenuto in attesa di giudizio, Signore e signori buonanotte, Café Express, Mi manda Picone, Amici miei atto III, Scugnizzi e Pacco, doppio pacco e controppaccotto, la sua ultima regia per il cinema datata 1993.

Dagli anni Sessanta ai Ottanta una galleria di ritratti Nanni Loy

Il successo Nanni Loy lo raggiunge grazie a una fortunatissima trasmissione televisiva, Specchio segreto. Una novità assoluta per l’Italia del 1964, l’esordio della candid camera, con il regista cagliaritano in giro per le città a far domande e richieste, il più delle volte assolutamente improbabili, a passanti totalmente ignari di essere ripresi.

Nanni Loy ha sempre fatto dell’impegno sociale un punto fermo della sua attività: lo troviamo quindi in una manifestazione per il Vietnam, in una a difesa di Panagulis e contro il governo golpista greco, in un’altra contro un decreto governativo accusato di voler mettere sotto controllo l’ente cinema e infine durante un’assemblea in difesa del cinema italiano.

Tra i servizi fotografici ce ne sono alcuni più personali, tra i quali una serie di ritratti del regista in ospedale dopo un infortunio su un set: siamo nel 1959 e Loy, sdraiato sul suo letto, legge libri e giornali, telefona e addirittura fuma, cosa oggi assolutamente inimmaginabile.