Tomas Milian, un cubano a Roma

Archivio Storico Luce Timeline, di redazione, 3 Marzo 2023

Tomas Milian, che oggi avrebbe festeggiato il suo compleanno, ha avuto una lunga carriera recitando con registi quali Mauro Bolognini, Francesco Maselli, Nanni Loy, Damiano Damiani, Oliver Stone, Steven Spielberg e Tony Scott, per citare i più noti. Il suo successo però, nel nostro paese, lo ebbe grazie a un genere, quello poliziesco, e a un regista, Bruno Corbucci, che a cavallo tra gli anni Settanta e gli Ottanta, gli costruirono addosso due personaggi iconici, l'ispettore Nico Giraldi, protagonista di undici film, e Er Monnezza, il ladro ristoratore protagonista de Il trucido e lo sbirro e La banda del gobbo.

Con gli anni Ottanta Milian torna a ruoli drammatici: Michelangelo Antonioni e lo vuole protagonista di Identificazione di una donna e Aurelio Chiesa di Luci lontane, film del quale parla in questa intervista. Racconta del perché ha accettato di recitare nel film di Chiesa: "Ho accettato questo film per la sua dolcezza, è un film terrificantemente dolce". Spiega perché a un certo punto ha sentito la necessità di allontanarsi dal personaggio che gli aveva dato tanto successo: "Il pubblico ha bisogno di respirare, la televisione, facendo vedere quei film costantemente, possono arrivare anche a stancare".

Infine a proposito del paragone fatto tra i suoi film polizieschi e quelli che in quegli anni portava sullo schermo Stallone, Milian conclude: "Io penso che tanto me con la mia violenza casereccia, quanto Stallone con la sua violenza un po' meno casereccia, credo che questo non significa altro che nel mondo c'è qualcosa che non va, perché sono i film che la gente va a vedere. Sfortunatamente c'è qualcosa che non va".

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