Nel segno di Monica

Il 2 febbraio del 2022 ci lasciava Monica Vitti

Michelangelo è stato per me tutto: un padre, un fratello, un amico. Era tutta la mia vita perché mi sentivo estremamente sicura vicino a lui e poi mi guardava con degli occhi che erano talmente pieni di attenzione che mi hanno dato la forza di fare tutto quello che ho fatto. Facendo i film con lui io mi raccontavo, cioè erano film che raccontavano la mia storia“.

Con queste parole, in un’intervista rilasciata a Donatella Baglivo e tratta dal materiale utilizzato nella mostra La dolce Vitti, che l’Archivio Luce a lei dedicò nel 2018, Monica Vitti racconta il suo rapporto speciale con Michelangelo Antonioni che fece di lei una diva, l’emblema del cinema che fu detto dell’incomunicabilità, con quattro film che restano tra i più importanti del cinema italiano degli anni Sessanta: L’avventura, La notte, L’eclissi e Deserto Rosso.

Monica Vitti nell'Archivio fotografico Luce

Troppo brava ed eclettica per rimanere legata a un solo personaggio, la Vitti conobbe uno straordinario successo soprattutto come attrice comica: La ragazza con la pistola del 1969 e Polvere di stelle del 1974 che le valsero il David di Donatello, premio che aveva già ricevuto nel 1963 per Le quattro verità.