Quadretti di spiaggia a Fregene

'Per noi romani è un luogo dell'anima. Fu il rifugio di Fellini e Mastroianni'

Tratto dal cortometraggio Spiagge romane, prodotto dall’Istituto Luce a cavallo fra gli anni Venti e i Trenta del secolo scorso e musicato a cura della Redazione dell’Archivio Luce, questo filmato ci propone visioni e atmosfere tipiche dei primi decenni del Novecento.

Il 21 aprile del 1925, in occasione delle celebrazioni del Natale di Roma, il regime fascista inaugura la stazione balneare di Fregene che insieme a Santa Severa, anch’essa sorta in quegli anni accanto al Castello omonimo, e a Santa Marinella, rappresenteranno il ritiro estivo di molti gerarchi.

Dopolavoristi fanno un picnic nella pineta di Fregene 1936

Come scrive Enrico Vanzina in un articolo su Il Messaggero, “Fregene per noi romani è un luogo dell’anima. Come il Pincio, come il Gianicolo, come Villa Borghese. Fregene è stata il rifugio di grandi artisti, di tanti innamorati, di professionisti in cerca di tranquillità, ma anche dei romani del popolo che partivano da Roma in Vespa, o sulle loro utilitarie, per trascorrere una domenica felice. A venticinque chilometri da Roma trovavano questa felicità urbana, dietro al sipario di una pineta monumentale, tra le dune ed il mare calmo, una specie di oasi fuori porta, che nessun altro cittadino di una grande capitale ha a sua disposizione“.