Tanti auguri Massimo

Archivio Storico Luce Timeline, di redazione, 19 Febbraio 2020

Quando nel 1981 Massimo Troisi firma la regia del suo primo lungometraggio, Ricomincio da tre, è un cabarattista conosciuto ma non ancora famoso, non quanto lo sarà a partire da quel momento. Ha 28 anni e insieme Enzo Decaro e Lello Arena ha messo su un trio che comincia ad avere un certo seguito, specie dopo le apparizioni in Televisione. Ma il successo di Ricomincio da tre non era prevedibile, almeno non in quei termini: campione di incassi al botteghino, David di Donatello, Nastro d'argento e Globo d'oro, solo per citare alcuni degli innumerevoli premi ricevuti.

Il film segna una svolta nella carriera di Troisi che da allora diraderà fino quasi a smettere gli impegni in teatro, per dedicarsi quasi completamente al cinema.

Massimo Troisi intervistato da Mario Canale in occasione dell’uscita de Le vie del Signore sono finite

Mario Canale intervista Massimo Troisi
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Istituto Luce Cinecittà ha un feeling profondo con Massimo Troisi. Lo scorso anno, in occasione dei 25 anni della sua scomparsa, abbiamo dedicato all'attore napoletano una grande mostra presso il Teatro dei Dioscuri, che ha avuto un clamoroso successo di pubblico, mostra che abbiamo parzialmente riproposto presso il cinema Anteo di Milano e che presto speriamo di portare in altre parti d'Italia.

Massimo Troisi ritratto da Pino Settanni e da Rocco Trabucco

Massimo Troisi ritratto da Pino Settanni
Massimo Troisi ritratto da Pino Settanni
Un sorridente Massimo Troisi ritratto da Pino Settanni
Un sorridente Massimo Troisi ritratto da Pino Settanni
Massimo Troisi ritratto da Pino Settanni
Un sorridente Massimo Troisi ritratto da Pino Settanni
Massimo Troisi ritratto da Pino Settanni
Massimo Troisi ritratto da Pino Settanni
Massimo Troisi con un cagnolino in mano ritratto da Pino Settanni
Massimo Troisi sul set del fim Pensavo fosse amore invece era un calesse, ritratto da Pino Settanni
Massimo Troisi sul set del fim Pensavo fosse amore invece era un calesse, ritratto da Pino Settanni
Massimo Troisi sul set del fim Pensavo fosse amore invece era un calesse, ritratto da Pino Settanni
Massimo Troisi ritratto da Pino Settanni
Massimo Troisi sul set di Morto Troisi, viva Troisi!, ritratto da Rocco Trabucco
Massimo Troisi ritratto da Rocco Trabucco
Massimo Troisi, Iris Peynado, Amanda Sandrelli e Roberto Benigni sul set di Non ci resta che piangere, ritratti da Rocco Trabbucco
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Come ci ha detto di Massimo Troisi Anna Pavignano, compagna di vita per un tratto e sempre sua amica e sceneggiatrice: "Lui era un poeta senza definirsi tale. Anche scherzando, anche facendo battute sia nella vita che nello spettacolo, aveva una sua poesia; vuol dire che aveva un’eleganza, aveva una capacità di sintesi, aveva un senso dell’armonia… Tutte cose che stanno dentro la poesia e non necessariamente sono una professione di poeta. Lui sicuramente era un poeta Massimo, era Massimo il poeta".

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