Le bagatelle teatrali di Toni ServilloToni Servillo compie 65 anni. In questa intervista parla del suo rapporto con il teatro e con Napoli 25 Gennaio 2024 PRIMO PIANO “Il teatro dovrebbe essere una festa dei sensi e dell’intelligenza, dovrebbe suggerirci qualcosa che ci aiuta ad orientarci nella vita, sicuramente dovrebbe mandarci a casa con il cuore un po’ più caldo e l’intelligenza un po’ più luminosa“.Toni Servillo, che compie oggi 65 anni, prima di essere lo straordinario attore cinematografico che tutti conosciamo, è anche un grande interprete teatrale. Qui racconta una serie di spettacoli che sono stati raccolti in DVD, le sue bagatelle teatrali. Parla dell’importanza della musica, delle poesie che porta in scena, poesie conosciute ma anche di autori contemporanei.Ci sarà Eduardo: Sabato domenica e lunedì e Le voci di dentro entrambi per la regia di Paolo Sorrentino. La trilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni è un altro pezzo storico presente nei DVD.Non può mancare un omaggio alla sua città: “È così importante il debito che ho nei confronti di Napoli nella mia formazione di uomo di teatro che con questa serata in cui recito quattro classici e quattro contemporanei attraverso dei poemetti teatrali, io in qualche modo ho saldato in parte molto piccola il mio debito di riconoscenza nei confronti di questa città e l’ho fatto attraverso un viaggio nella lingua napoletana scritta, e questa è la curiosità, da attori e drammaturghi e quindi si ha un rapporto con questa meravigliosa lingua che spiega la capacità che questa lingua ha di creare scenografie verbali e musica, oltre a un’infinita quantità di senso, di storie, di racconto“.In conclusione un ricordo di Lucio Dalla: “L’ho conosciuto per caso, sentendo una canzone bella alla radio oppure vedendolo in televisione da ragazzo. Nella musica e nei testi di Lucio di bellezza ce n’era tantissima. Poi ho avuto la fortuna di conoscerlo di persona perché Dalla era una persona molto curiosa e molto generosa. Me lo sono trovato spettatore a teatro a Bologna e poi come assiduo frequentatore a teatro e così abbiamo cominciato a vederci. Spesso abbiamo visto dei film insieme, amava molto i film di Sorrentino e quando ha scoperto nell’Uomo in più ero io a cantare mi ha chiesto con mia grande sorpresa e gioia di duettare in uno dei suoi ultimi album nella canzone Fiuto. Dalla era uno straordinario musicista che si è scoperto in un secondo momento anche paroliere. Come a tutte le persone a cui si è voluto molto bene manca la presenza, la possibilità di farci una passeggiata insieme“.
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