Gianrico Tedeschi, un secolo in scena

Il 20 aprile del 1920 nasceva Gianrico Tedeschi

Gianrico Tedeschi era nato a Milano il 20 aprile del 1920 ed è morto tre mesi dopo aver compiuto 100 anni, più di settanta dei quali passati sul palcoscenico dei teatri di tutta Italia.

La sua carriera inizia al termine della guerra. Richiamato alle armi prese parte alla Campagna di Grecia; dopo l’armistizio, rifiutatosi di aderire alla Repubblica Sociale, fu fatto prigioniero dai tedeschi e internato nei campi di Beniaminovo, Sandbostel e Wietzendorf.

Nel 1947 l’incontro con Giorgio Strehler e l’esordio in teatro, sua grande passione cui è rimasto sempre fedele: la sua ultima rappresentazione, Dipartita finale, risale al 2016.

Accanto a quella teatrale ha affiancato una ricca carriera cinematografica iniziata nel 1951 con Il padrone del vapore di Mario Mattioli e conclusasi nel 2013 con Viva la libertà di Roberto Andò.

Gianrico Tedeschi e il teatro

Il primo cinegiornale con Gianrico Tedeschi è del 1957. Si tratta di un Settimanale Ciac nel quale si parla del varo della nuova compagnia di varietà di Ugo Tognazzi della quale Tedeschi è uno dei protagonisti; tre anni dopo l’attore milanese è in scena con Bice Valori a Roma e nel 1961 con Renato Rascel recita nella rivista Enrico ’61.

Nel 1962 Tedeschi è sul set del film di Blasetti Le quattro verità, con Monica Vitti e Rossano Brazzi. Tra il 1963 e il 1964 porta in scena My fair lady con Delia Scala e Mario Carotenuto.

Nel 1966 insieme a Franca Valeri è al Quirino di Roma con lo spettacolo C’è speranza nel sesso? e nel 1970 affianca Anna Proclamer in La governante, spettacolo durante il quale l’attrice comunica voler lasciare il teatro per dedicarsi completamente al cinema. L’ultimo cinegiornale in cui compare Tedeschi è del 1982, interprete de Il cardinale Lambertini, di Alfredo Testoni, al Teatro Nazionale di Milano.