Giovanni Spadolini, il primo laico a Palazzo Chigi

Il 21 giugno del 1925 nasceva a Firenze Giovanni Spadolini: giornalista e storico prestato alla politica fu il primo Presidente del Consiglio non democristiano dell'Italia Repubblicana

Nel 1977 Giovanni Spadolini è agli inizi della sua attività politica ma ha alle spalle una brillante carriera giornalistica: nel 1955, trentenne, assunse la direzione del Resto del Carlino, carica che mantenne fino al 1968, quando assunse la guida del Corriere della sera per lasciarla nel 1972, dopo essere stato eletto senatore nelle file del Partito Repubblicano. Nel 1974 è nominato Ministro dei Beni culturali.

Rilascia questa intervista al Caleidoscopio Ciac all’inizio dell’anno. L’Italia sta vivendo un periodo turbolento: si susseguono incidenti e scontri di piazza e Spadolini, che sull’argomento manterrà sempre posizioni molto rigide, rivendica la giustezza di leggi molto dure: “Due anni fa il Governo Moro La Malfa, del quale io ebbi l’onore di far parte, varò una serie di misure per migliorare lo status delle forze di polizia e per migliorare gli strumenti per la difesa della collettività. La famosa legge Reale contro la quale si scatenò un’ingiusta canea elettoralistica che è stata smentita nel modo più clamoroso dai fatti che hanno ancora insanguinato l’Italia“.

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Gli anni Settanta hanno portato molte novità nel panorama politico italiano: nel 1976 Pietro Ingrao diventa il primo comunista ad assumere la carica di Presidente della Camera e Tina Anselmi sarà la prima donna ministro. Tre anni più tardi Nilde Iotti, anche lei eletta nelle file del PCI, succederà a Ingrao, prima donna ad arrivare alla terza carica dello stato.

Il 28 giugno del 1981, quasi a coronamento di queste trasformazioni, Giovanni Spadolini sarà, dopo 35 anni, il primo Presidente del Consiglio non democristiano nella storia della Repubblica. Restò a Palazzo Chigi per un anno e mezzo.

In seguito fu ministro della Difesa e nel 1987 venne eletto Presidente del Senato. Restò in carica fino al 1994: con l’inizio della nuova legislatura non venne confermato dalla nuova maggioranza di destra che aveva vinto con Silvio Berlusconi le elezioni politiche di aprile. Gli successe Carlo Scognamiglio che riuscì a spuntarla per un solo voto. Spadolini morì il successivo 4 agosto a causa di un aggressivo tumore allo stomaco che lo aveva colpito qualche mese prima.