Tina Anselmi, la prima donna ministroIl 29 luglio del 1976 si rompe un tabù: Tina Anselmi diventa ministro, prima donna in Italia 28 Luglio 2021 Timeline Il 29 luglio del 1976 è una data storica per l’Italia. Tina Anselmi viene nominata ministro: è la prima donna in Italia. Occuperà il dicastero del Lavoro e delle previdenza sociale fino all’11 marzo 1978, data in cui passerà a ministero della Sanità, rimanendovi fino al 4 agosto dell’anno successivo e contribuendo a far approvare tre leggi che rivoluzionarono la Sanità italiana: la legge 180, per la riforma dell’assistenza psichiatrica, quella che istitutiva il Servizio Sanitario Nazionale e la legge 194 per l’interruzione volontaria della gravidanza, che pur con le perplessità di una donna profondamente credente, firmò senza esitazioni, dimostrando un profondo senso dello stato e una laicità che non tutti mostrarono di avere.Erano passati 30 anni dalla proclamazione della Repubblica e dalla prima volta che le donne poterono votare nel nostro paese. Dovettero passarne altri tre per avere, con Nilde Iotti, la prima presidentessa della Camera e addirittura altri 42 perché Maria Elisabetta Alberti Casellati diventasse presidentessa del Senato. A oggi ancora nessuna donna è stata capo del governo o presidente della Repubblica.Tina Anselmi in 20 scatti inediti nell’Archivio tra la fine delgi anni Settanta e la metà degli Ottanta Tina Anselmi giura da nuovo ministro del Lavoro nelle mani del presidente della Repubblica Giovanni Leone, 1976 Tina Anselmi al giuramento come nuovo ministro del Lavoro, 1976 Tina Anselmi al giuramento come nuovo ministro del Lavoro, 1976 Tina Anselmi con il presidente della Repubblica Giovanni Leone dopo aver giurato come nuovo ministro del Lavoro, 1976 Tina Anselmi da poco ministro del Lavoro, 1976 Tina Anselmi intervistata dopo la sua nomina a ministro del Lavoro, 1976 Tina Anselmi alla scrivania di ministro del Lavoro, 1976 Tina Anselmi, in piedi, nella sede del ministero del Lavoro, 1976 Tina Anselmi ministro del Lavoro, 1976 Tina Anselmi arriva a palazzo Chigi, 1976 Tina Anselmi durante una riunione, 1976 Tina Anselmi durante un convegno, anni Settanta Tina Anselmi durante un convegno, anni Settanta Tina Anselmi a palazzo Chigi, [1977] Tina Anselmi a palazzo Chigi, [1977] Tina Anselmi a Montecitorio mentre parla con Susanna Agnelli, anni Settanta Tina Anselmi parla con Giulio Andreotti durante il XIV congresso della Democrazia Cristiana, 1980 Tina Anselmi interviene al XIV congresso della Democrazia Cristiana, 1980 Tina Anselmi presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla P2 di Licio Gelli, 1981 Tina Anselmi alla XLII Mostra internazionale del cinema di Venezia, 1985 Tina Anselmi avrebbe avuto tutte le qualità e le capacità per ricoprire entrambe le cariche: aveva preso parte attiva alla Resistenza; nel 1944 si era iscritta alla Democrazia Cristiana; nel dopoguerra si dedicò dapprima all’attività sindacale e poi a quella di partito.Nel 1978 fu incaricata dalla DC di tenere i contatti con la famiglia Moro durante i giorni difficili del sequestro e dell’uccisione del leader democristiano.Nel 1981 fu presidente della commissione parlamentare di inchiesta sulla loggia massonica Propagnda 2, la famigerata P2 di Licio Gelli, incarico che svolse con fermezza fino al 1985, anno della conclusione dei lavori, e che gli costò insulti ripetuti e isolamento politico, tanto che quando, prima nel 1992 e poi nel 2006, fu proposta per la presidenza della Repubblica non riuscì a trovare in Parlamento il numero di sostenitori necessari per essere eletta.Nel 1985 a un giornalista del Corriere della Sera che le chiese se l’Italia era matura per avere una donna Presidente, così rispose: “L’Italia, non so … Mi chiederei piuttosto se sono matura io … A parte ogni merito o gratificazione personale, penso che sarebbe interessante dal punto di vista del costume. E soprattutto, significativo per le donne. Vede, una donna che riesce, riesce per tutte le altre. Me ne sono accorta dalle lettere, dalle adesioni che ho avuto come presidente della commissione P2. Le donne hanno bisogno di trovare in un’altra donna la dimostrazione che è loro possibile essere e fare. L’esempio le aiuta ad acquistare una maggior fiducia in se stesse“.La sua elezione sarebbe stata sicuramente un passo in avanti importante per la storia di questo paese oltre che il coronamento di una straordinaria carriera politica.Vai alla timelineDall'archivioConsiglio nazionale della DC, 1964Undicesimo Congresso della Democrazia Cristiana, 1969Le donne fra parità ed eguaglianza, 1976Assegnato l'Oscar dei giovani al ministro Tina Anselmi, 1977Il terziario cos'è, 1977Insediato il quarto governo Andreotti, 19789 maggio, la pagina più nera scritta dalle Br: ritrovato il corpo di Aldo Moro, 1978Assemblea annuale della Confederazione generale italiana del Commercio e del Turismo, 1978Elezioni politiche in Italia. Si diffonde l'uso dei mass media privati per la propaganda elettorale, 1979Tina Anselmi nell'Archivio fotografico
Timeline Franco Basaglia non amava i matti, odiava il manicomio Il 13 maggio del 1978 viene approvata la legge 180, una magnifica utopia diventa realtà
Timeline Il parlamento italiano approva la legge che disciplina l’aborto Il 22 maggio del 1978 viene approvata la legge 194 sull'interruzione volontaria della gravidanza
Timeline 16 marzo 1978 Aldo Moro viene rapito dalle Brigate Rosse In via Fani un commando delle Brigate Rosse rapisce l'onorevole Moro e stermina la sua scorta
Timeline Le Brigate Rosse uccidono Aldo Moro In via Caetani nel centro di Roma le Brigate Rosse fanno rinvenire il cadavere di Aldo Moro
Timeline Nilde Iotti, una madre della patria Il 10 aprile del 1920 nasceva Nilde Iotti, costituente, prima donna presidente della Camera, una delle madri della Repubblica
Timeline La prima Presidente Dopo 34 anni di storia repubblicana, il 20 giugno 1979, per la prima volta una donna, Nilde Iotti, diventa Presidente…